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Cronaca

Otto marzo, la campionessa Martina Grimaldi: "Atlete donne, risultati alla pari degli uomini"

La pluricampionessa di nuoto di fondo si racconta: "Mai percepita la discriminazione di genere, nè nella vita nè nello sport. A chi comincia consiglio di non avere fretta, ma perseguire l'obiettivo con calma"

Tante le medaglie conquistate in vasca, il Nettuno d'Oro per aver fatto salire sul podio anche la nostra cittàMartina Grimaldi è decisamente una fuori classe, campionessa di grinta e costanza, "donna speciale" per il nostro 8 marzo nella categoria sportiva. Bolognese classe 1988, Martina è una nuotatrice di fondo pluricampionessa italiana, europea e mondiale. 

Campionessa mondiale nei 10 km a Roberval nel 2010 e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012. Agli Europei di Piombino 2012 arriva prima nella 10 km e terza nella 25 km. A fine luglio 2013, ai Mondiali di nuoto di Barcellona del 2013 è campionessa mondiale nella 25 km e arriva prima anche alla prestigiosa maratona di gran fondo "Capri-Napoli" del 2013, quando stabilsce il miglior tempo di sempre. Agli Europei di Berlino 2014 la massacrante 25 km di fondo la vince Martina con il tempo di 5h19'14"1. Ai Mondiali di Kazan 2015 si classifica undicesima nella 5 km individuale. Nel luglio 2017, ai Mondiali di Budapest, è quarta nella 25 km.

Martina, cosa stai facendo in questo periodo, ti stai allenando? Con quali obiettivi?

"Sì, mi sto allenando per i Campionati Italiani di Fondo che ci saranno in estate in una location che non è stata ancora comunicata ufficialmente e per i quali sto lavorando con l'obiettivo di fare bene. Quest'anno la mia vita è un po' cambiata visto che mi sono sposata e quindi ho rallentato un po'. Per questo non correrò agli Europei". 

Chi è la donna della tua vita? L'esempio da seguire?

"Come penso un po' per tutti, per me la donna più importante è la mamma. La mia è una persona particolarmente buona e generosa e credo di aver preso da lei queste qualità. C'è sempre e da sempre, era lei che mi accompagnava a nuoto e che mi ha incoraggiata...Quindi questo giorno speciale lo dedico a lei". 

L'otto marzo è un momento di riflessione anche sulle discriminazioni di genere: hai mai percepito di avere meno opportunità solo perchè donna? E nel tuo campo?

"Sono stata fortunata, non mi è mai successo. Mai nella vita o nel lavoro, tanto meno nello sport. Noi atlete siamo al pari degli uomini anche come risultati". 

Se hai un segreto, un pensiero positivo o uno stimolo con il quale ti ricarichi quando hai cali di grinta o di energia? 

"Ho la musica che mi tiene su. E poi ci sono le uscite con gli amici, che mi sanno dare prospettive nuove anche quando sembra tutto pesante e cupo. Stare fuori, passeggiare, andare a bere qualcosa tutti insieme è il modo migliore per scaricare la tensione e rigenerarsi". 

Vivi a Bologna: hai dei luoghi della città particolarmente cari? Posti in cui torni spesso e in determinati momenti? 

"Sono cresciuta in Bolognina e quando con i miei amici venivamo in centro ci piaceva passare per Piazza Santo Stefano, che è una delle piazze più belle della città: la attraverso sempre volentieri e godo della sua atmosfera suggestiva. E poi mi piace camminare per le viuzze del centro storico e poi passeggiare fino a San Luca. Banale forse, ma non perde mai il grande fascino che ha sempre esercitato su di me". 

Che consigli daresti a una giovane atleta che si appresta a intraprendere una carriera agonistica?

"Le direi che è una strada da perseguire step by step e che pretendere i risultati subito non è il modo giusto. Bisogna avere pazienza, lavorare sodo e costruirsi piano piano. La passione fa sì che i sacrifici non si sentano neppure". 

Dove tieni le tue medaglie?

"La maggior parte sono a casa dei miei, compresa quella Olimpica. Tre invece sono a casa mia". 

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