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Cronaca Marzabotto

Marzabotto, la rinascita dell’ex cartiera: "Riqualificazione e svago"

Non solo il recupero degli edifici, ma anche "una serie di servizi, aree verdi e di svago". Presentati i progetti

Si è conclusa la prima fase del bando per la riqualificazione dell’ex cartiera di Lama di Reno di Marzabotto. e 13 sono stati i progetti presentati: "Nei prossimi giorni la commissione giudicatrice, composta da 5 esperti del settore, esamina gli elaborati e di questi solo 5 ne vengono ammessi nel secondo step", rende noto l'Unione dei comuni dell’Appennino Bolognese.

Gli ammessi dovranno quindi sviluppare un progetto di fattibilità molto più dettagliato che implementerà quelle che sono le documentazioni del bando. Questa fase prevede una durata di 3 mesi al termine dei quali la commissione darà la valutazione dei 5 dai quali uscirà un vincitore al quale verrà affidata la progettazione definitiva e poi la successiva realizzazione dei lavori. La data di scadenza di questa seconda fase è il 21 ottobre alle ore 12.

Allo stato attuale il Comune, da sapere l'Unione, ha ricevuto un finanziamento per il lotto della Conoscenza per un importo di €. 9.694.439,35. Il completamento delle opere avverrà per successivi lotti qualora il Comune di Marzabotto ottenga ulteriori finanziamenti. 

Il concorso di architettura è organizzato e coordinato con il supporto dell'Ordine degli Architetti di Bologna, a garanzia di un progetto di qualità per riqualificare un'area così importante. Parallelamente il Comune è attivo per tutte le indagini strutturali e ambientali.

"Riqualificazione urbana"

L'ex cartiera di Lama di Reno, da tempo abbandonata, sarà oggetto di un'importante riqualificazione urbana, questo l'obiettivo: "Grazie al finanziamento ricevuto dal PNRR, è una delle quattro proposte selezionate dalla Città metropolitana di Bologna e fa parte del finanziamento di 157 milioni di euro di fondi assegnati al territorio bolognese" si legge nella nota, quindi "si prevedono azioni sociali e culturali per gli abitanti della frazione, come servizi di prossimità, e altre più tecnologiche per un pubblico più ampio, come un hub dedicato alle start up che consenta di attirare nuove aziende".

"Polo innovativo e servizi"

Recupero e riqualificazione di molti edifici con ampi spazi adatti a molteplici utilizzi "che preserva comunque l’identità storico-industriale, con particolare attenzione alla transizione ecologica e l'economia circolare. L’obiettivo di questo nuovo modello di sviluppo è quello di permettere di vivere e fruire la frazione e il territorio a polarità mista: da un lato, con un polo innovativo e dall’altro con una serie di servizi, aree verdi e di svago".

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