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Cronaca Marzabotto

'Pennelli Ribelli' a Marzabotto: street-artist internazionali per trasformare gli edifici in memoria

I lavori verranno realizzati nell’arco di una settimana, tra il 1° e il 7 ottobre, durante la commemorazione dell'eccidio

Marzabotto e i suoi edifici industriali saranno trasformati in opere d'arte. Ericailcane, Andrea Casciu o Bastardilla, street-artist di fama internazionale, metteranno a punto un percorso di rigenerazione urbana promosso dall'associazione Pennelli Ribelli e dall'amministrazione comunale di Marzabotto e dall'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese: una prima edizione per imparare a custodire il patrimonio attraverso soluzioni creative.

I lavori verranno realizzati nell’arco di una settimana, tra il 1° e il 7 ottobre, durante la commemorazione dell'eccidio in cui persero la vita per mano nazista più di 700 tra bambini, donne, uomini, anziani, quindi un omaggio alla storia in una maniera, e con un linguaggio nuovo affinché l’identità industriale non sia solo un valore storico. 

I murales -Ericailcane, Andrea Casciu, GuerrillaSpam, Bastardilla, WhoisNemos, Collettivo Fx, Kikiskipi- saranno di grandi dimensioni con l’obiettivo di creare dei segni forti, visibili a distanza per diventare caratterizzanti del paesaggio e della storia della vallata.

Marzabotto: street-art per gli edifici dismessi

Dove

Le opere verranno realizzate su due cabine Enel (a Marzabotto e a Pioppe) e sulla Cartiera dismessa di Lama di Reno. Lo stabilimento ha alle spalle una storia industriale sin dal 1954 quando l'imprenditore Angelo Rizzoli acquisisce la struttura e installa il primo impianto di disinchiostrazione d’Europa. Serviva a riciclare la carta “usata”, togliendoci l’inchiostro, in carta nuovamente utilizzabile per la produzione di giornali

“Insieme agli street-artist abbiamo deciso di lanciare un nuovo linguaggio dedicato alla memoria ed alla simbolicità di Marzabotto e delle sue frazioni, memoria per apprendere e per valorizzare risposte positive e creative. Siamo lieti che l'amministrazione abbia condiviso con noi l'idea di scegliere il linguaggio dell’arte per proporre nuove letture del paesaggio urbano, segnato dal passaggio di un’epoca industriale ormai conclusa. Le aree dismesse e il loro riconoscimento da parte della comunità come elementi fondamentali della memoria collettiva sono, per noi, la condizione necessaria per attivare un processo di rigenerazione capace di estendersi al territorio circostante” sottolineano i tre organizzatori di Pennelli Ribelli Alex Sabattini, Giulio Campana e Andrea Casciu.

Soddisfatta la vicesindaca Valentina Cuppi: “Questo progetto si inserisce all'interno del più ampio 'PACE. D(i)RITTI CONTRO I MURI!' che si compone di varie azioni, sostenute anche dalla Regione Emilia Romagna e dalla Fondazione Carisbo. Il progetto ha come fine quello di rendere l’arte contemporanea strumento di riqualificazione urbana e mira a creare una galleria d'arte urbana che mandi un messaggio di incontro tra culture e di pace, valorizzando il patrimonio storico e naturalistico del territorio”.

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