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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

FS auto-produce le mascherine nello stabilimento di via Carracci

Nelle officine bolognesi dove venivano costruite apparecchiature elettriche per le esigenze ferroviarie, si lavorerà anche per confezionare i dispositivi sanitari

Saranno prodotte nello stabilimento di Rete Ferroviaria Italiana di Bologna ONAE (Officina Nazionale Apparecchiature Elettriche) le mascherine protettive di tipo IIR prodotte "in house" da Gruppo FS Italiane. A regime, saranno almeno un milione e 700mila pezzi al mese, dopo l'ottenimento della certificazione dell’Istituto Superiore di Sanità arrivata il 3 luglio scorso. 

In pratica, nelle officine bolognesi, in via de' Carracci, dove venivano costruite apparecchiature elettriche per le esigenze ferroviarie, d’ora in avanti si lavorerà anche per confezionare questi dispositivi sanitari. Come riferisce FS in una nota, la nuova attività ha richiesto l’adattamento di spazi all’interno dello stabilimento, oltre all’acquisizione e all’installazione di macchinari ad hoc fatti arrivare dalla Cina.

Tra quelle chirurgiche, le mascherine di tipo IIR sono le più protettive con un’efficacia di filtrazione batterica superiore al 98% e una particolare resistenza anche agli spruzzi. Nel caso delle mascherine di FS vengono utilizzati tre strati di TNT  (il cosiddetto Tessuto Non Tessuto), prodotto dalla Texsus, storica azienda italiana con sede Chiesina Uzzanese (PT).  

Per ottenere la certificazione dell’Istituto Superiore di Sanità all’utilizzo e al commercio, le mascherine hanno dovuto superare particolari prove di laboratorio che hanno verificato il rispetto della norma europea EN10993 (quella che fissa le caratteristiche generali per la classificazione come dispositivo medico, quale ad esempio l'indice di respirabilità) e della EN14683 (relativa alle caratteristiche prestazionali, quale ad esempio l’efficienza di filtrazione batterica).

Oltre alle mascherine chirurgiche, l’ONAE si appresta a produrre anche le FFP2, quelle ad azione filtrante in fase inspiratoria, grazie ad un apposito macchinario prodotto e acquistato da un’azienda veneta. Attualmente sono in corso, presso il fornitore, i test per collaudare la macchina e al contempo verificare e selezionare i diversi materiali necessari alla produzione. Dopo che il macchinario sarà consegnato e installato nello stabilimento di Bologna inizierà la campionatura necessaria per le prove di laboratorio affinché l’Istituto Superiore di Sanità rilasci l’ulteriore attestazione.

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