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Cronaca Gaggio Montano

Max Palmizzi: trovato il corpo dopo la scomparsa da Gaggio Montano

Tragico ritrovamento. Le indagini per chiarire la dinamica precisa dell'incidente sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Vergato

E' stato trovato morto ieri poco dopo le 16 da una squadra del Soccorso Alpino e da alcuni volontari Massimiliano Palmizzi, il quarantenne di Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese, scomparso da sabato scorso. Il cadavere era sul greto del fiume Aneva, in località Labante, dove sarebbe caduto da un'altezza di circa cinque metri mentre percorreva il sentiero 166, forse dopo essere scivolato a causa della neve che era caduta.

E' scomparso Max Palmizzi: eccolo

Massimiliano Palmizzi, chiamato Max da tutti, era un grande appassionato di fotografia e sabato era uscito dalla sua abitazione proprio per andare a fare alcuni scatti delle montagne innevate, lasciando a casa il cellulare. In serata era atteso a un appuntamento con alcuni amici, che non vedendolo arrivare avevano dato l'allarme. Le ricerche, con squadre di vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri e corpo forestale, erano scattate subito, oltre agli stessi amici che avevano lanciato un appello anche su Facebook per raccogliere segnalazioni. Sul luogo del ritrovamento è intervenuta l'eliambulanza di Pavullo, nel Modenese, dotata del verricello che è stato necessario per recuperare il corpo del 40enne, finito in un punto del fiume che non era possibile raggiungere in altro modo. Le indagini per chiarire la dinamica precisa dell'incidente sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Vergato.

Ancora una volta è su Facebook che gli amici gli dicono addio, increduli. Max Palmizzi Lavorava alla cooperativa sociale “La Rupe” a Sasso Marconi e tutti gli volevano bene. "Con altri appassionati aveva dato vita a “The House of Nonsense” - si legge su Reno News - il gruppo audiovisivi dell’associazione culturale Provediemozioni.it. A quanto apprendiamo, sabato stesso, qualche ora dopo la scomparsa, avrebbe dovuto incontrare un gruppo di amici per discutere di una mostra fotografica che aveva (avevano) in mente. Ora sarebbe bello che quella mostra si facesse, e portasse il suo nome, scritto grande".

“Riapro il mio account per pochi minuti solo per starti vicino, Max….Tanti anni fa abbiamo passato momenti veramente belli… Ci siamo tanto divertiti, io, te….Quante risate su quelle spiagge….E quanti ricordi…Ti porteremo sempre nel cuore, io ti porteró sempre nel cuore…”. E ancora: “Penso a quante montagne abbiamo percorso da ragazzi…e a quanti 23 Febbraio abbiamo passato insieme ai Thinking day… Non ti dimenticheremo.. Ciao Max!”.

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