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Cronaca Centro Storico / Via Irnerio, 2

Un estraneo nella materna della Montagnola: 'Rimpallo di responsabilità, ma la scuola non ha colpa'

Tenendo una mano nella giacca, ha fatto intendere di avere un'arma. Le rappresentanti di sezione Sara Celentano e Alessandra Cuoccio raccontano l'accaduto

La materna Betti-Ciaccagna è la scuola all'interno del Parco della Montagnola che ieri ha subito l'intrusione di un individuo che tenendo una mano nella giacca e simulando il possesso di un'arma, ha creato un po' di scompiglio laddove si erano già accumulati diversi episodi di disagio dovuti al degrado del parco (furti vari e l'anno scorso il ritrovamento di alcune persone che dormivano nelle casette-gioco): è all'ora dell'uscita dei bimbi che i genitori raccontano l'accaduto, confessando di avere avuto paura per l'incolumità dei loro figli, quando hanno saputo dai messaggi degli altri genitori e dai media dell'intervento dei Carabinieri. 

Sono le rappresentanti di sezione Sara Celentano e Alessandra Cuoccio a raccontare per bene l'accaduto, entrambe presenti al tavolo 'sulla sicurezza in Montagnola' che era in programma a Palazzo d'Accursio proprio ieri e che pare non abbia però portato a grandi risultati: "Fra le 7.30 e le 9 del mattino il cancelletto resta aperto per far entrare bambini e genitori: un uomo descritto come alto e biondo è riuscito ad entrare: aveva una mano sotto la giacca, come se fosse stato armato ed è stato immediatamente allontanato da uno dei maestri, che poi ha chiamato i Carabinieri". Qualcuno, come si sente dire da alcuni, ha temuto che fosse in corso un attentato. 

Una situazione difficile quella di chi ogni giorno deve fare i conti con gli spacciatori della Montagnola portando a scuola i suoi figli, bagarre fra delinquenti e situazioni di evidente degrado: "L'altro giorno mi sono trovata in mezzo a un lancio di bottiglie di vetro - racconta una delle mamme - e ho dovuto chiedere a delle altre persone di accompagnarmi all'uscita perchè non mi sentivo sicura. Ma sono cose che accadono tutti i giorni, mentre nessuno fa nulla". 

Quale una soluzione possibile? E' Alessandra Cuoccio a spiegare che "basterebbe avere una persona che non è nel personale scolastico che controlli gli ingressi e il momento dell'uscita, questo è quello che chiediamo. Una cosa che tengo a dire è che il personale della scuola non è affatto responsabile di quello che è accaduto, anzi...da anni assistiamo a un rimpallo di responsabilità e da una mancata sinergia fra gli attori che dovrebbero garanrire la sicurezza". Nessuna soddisfazione per il tavolo in Comune, al quale non erano presenti assessori nè rappresentanti dell'Istruzione. 

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