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Cronaca

Chi è Matilde Callari Galli, che riceverà il Nettuno d’oro

Dai processi educativi dell'infanzia ai fenomeni migratori, la lunga carriera dell'antropologa che riceverà la benemerenza civica conferita dalla Città di Bologna

Sarà l'antropologa Matilde Callari Galli a ricevere il prossimo Nettuno d'oro, benemerenza civica conferita dalla Città di Bologna ad aziende, cittadini, istituzioni ed associazioni culturali che hanno onorato con la propria attività professionale e pubblica la città. Lo ha annunciato il sindaco Matteo Lepore, ieri sera, durante il discorso di inizio anno in occasione dell’inaugurazione del Comunale Nouveau. “È una figura importante per il prezioso contributo offerto alle nostre istituzioni, nella lotta alla povertà e alle diseguaglianze. Abbiamo tanto da imparare da lei”, è stato il commento del primo cittadino nell’annunciare il prestigioso riconoscimento.

Dai processi educativi dell'infanzia ai fenomeni migratori, gli studi di Matilde Callari Galli 

Ha insegnato come professore ordinario di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Bologna dal 1970 al 2007, concludendo la sua attività di ricerca e il suo impegno accademico nell’ottobre del 2009.
E’ stata tra le promotrici di due Dottorati del settore disciplinare cui appartiene, quello di “Antropologia della contemporaneità” (Università di Milano Bicocca) e quello della Scuola di Dottorato in “Antropologia ed Epistemologia della complessità” presso l’Università di Bergamo.

Gli studi e le ricerche svolti con continuità per più di quarant’anni – dal 1966 al 2011 – si sono espressi in un’ampia pluralità di temi ed aree: dallo studio dei modelli culturali sottesi ai processi educativi della prima infanzia ai fenomeni migratori, dai rapporti interculturali in Europa ai diritti di cittadinanza nella quotidianità della vita urbana, dall’etnografia urbana ai processi di esclusione e all’emergere di nuove povertà in Italia. Così come plurali nella sua ricerca sono stati al tempo stesso i luoghi, i territori, i temi ma anche le istituzioni con le quali ha spesso dialogato operando sempre una declinazione in senso applicativo degli esiti della sua ricerca : le scuole dell’infanzia e i nidi del nostro Paese (attraverso molte collaborazioni con Comuni, Province e Regioni), i servizi di accoglienza per gli immigrati in Emilia Romagna ( molte le ricerche svolte con la collaborazione con Centri specializzati su questi temi: il CdLEI, l’ENAIP, il GVC, il Centro di prevenzione e difesa sociale di Milano, la Fondazione Istituto Gramsci dell’Emilia Romagna), i corsi di studio a livello universitario in Cambogia, i progetti di cooperazione internazionale nei Balcani e in Africa.
Dal 1987 al 1992 è stata Senatrice della Repubblica (X Legislatura) e dal 1995 al 1998 è stata Presidente dell’Associazione Italiana di Scienze Etnoantropologiche.
Dal 2003 al 2007 ha coordinato le International Summer School on Human Rights per conto dell’Università di Bologna e della rete europea dell’Università di Utrecht.

E’ stata membro di numerosi Comitati scientifici di diverse istituzioni: Il Centro Amilcare Cabral (Bologna), Il Comitato Nazionale della Bioetica nominato dal Consiglio dei Ministri (1993/1997), la Fondazione Laboratorio del Mediterraneo (Palermo), Il Centro di Difesa e Prevenzione Sociale (Milano), La Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna (Bologna), il Network Internazionale ACUME, l’Istituto per l’Europa Centro Orientale e Balcanica (Bologna), la Giunta Esteri dell’Ateneo di Bologna, Il Collegio di indirizzo della Fondazione Cassa Risparmio in Bologna.

Dal 2007 al 2009 ha coordinato il progetto PRIN sostenuto dal MIUR e dall’Ateneo di Bologna su “Contesti urbani e processi migratori” . 
Le tematiche che si articolano intorno alla necessità di nuove chiavi interpretative e di una nuova progettualità sulla città sono al centro dei suoi interessi attuali: con l’Associazione Mappe Urbane ha coordinato dal 2007 una serie di ricerche che con la collaborazione di esperti provenienti da diverse discipline – partecipano ai diversi laboratori di Mappe Urbane antropologi, sociologi, economisti, demografi, urbanisti, architetti, storici della città e della lingua, artisti esperti soprattutto in arte pubblica – seguono le trasformazioni urbanistiche e socioculturali del territorio comunale bolognese. E’ di questo gruppo la realizzazione di “Percorsi Emotivi”, un geoblog multiutente che permette di costruire dinamicamente una visione virtuale della percezione che i diversi gruppi che abitano Bologna hanno del loro vivere urbano.
Dal 2007 a tutt’oggi è Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria don Paolo Serra Zanetti” del Comune di Bologna. Tra i molti progetti e programmi realizzati dall’Istituzione e di cui è stata animatrice vanno ricordati quelli sulla comunicazione sociale quale strumento di lotta agli stereotipi e ai pregiudizi, la ricerca svolta in collaborazione con l’Università di  Bologna sull’uso dello spazio pubblico di Piazza Verdi, i programmi di inclusione tramite una nuova dimensione abitativa, la partecipazione nei seminari e convegni legati al progetto europeo “Cities for Active Inclusion”.

Sul tema dell’inclusione sociale e delle sue problematiche osservate nel territorio bolognese sta coordinando per conto della Fondazione Istituto Gramsci Emilia Romagna una ricerca sulle “Nuove Povertà” con l’obiettivo di indagare nel contesto bolognese i processi di impoverimento e le dinamiche che travolgono gruppi sociali che sinora sembravano al riparo dal “rischio povertà”

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