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Cronaca

Dagli Usa sì a nozze gay, Romani: 'Invece noi neppure abbiamo il ministro delle pari opportunità'

Paradossale la situazione italiana per il presidente di Arcigay. Dall'ass. Famiglie arcobaleno sospiri sfiduciati, il giudice Gattuso, fautore del matrimonio omosessuale in Italia esorta: "Adesso si abolisca presto anche da noi l'anacronistico divieto"

All'indomani della storica sentenza della Suprema Corte degli Stati Uniti che apre ai matrimoni fra coppie dello stesso sesso, calde sono le reazioni a Bologna - che nel weekend si appresta ad accogliere il gay Pride, cui parteciperà anche il sindaco Virginio Merola. Da parte di Arcigay che accusa l'Italia di arretratezza, dall'associazione Famiglie Arcobaleno (famiglie con genitori omosessuali) arrivano sospiri sfiduciati e il giudice Marco Gattuso, del Tribunale civile felsineo, sprona il nostro Paese ad evolversi.

ARCIGAY. "Mentre in America si approvano certe sentenze il Governo italiano, di fatto, ci lascia senza un ministero alle Pari opportunità: una coincidenza sconfortante dal punto di vista dell'Italia, che mostra l'incapacità di chi governa il nostro paese a cogliere le sfide e i traguardi del nostro tempo, relegando l'Italia a un ruolo di costante retroguardia". Così Flavio Romani, presidente di Arcigay. "Il pronunciamento statunitense - prosegue Romani - è l'ennesimo segnale che l'Italia si ostina a non cogliere: la via dei diritti è tracciata ed evidente, ma nel nostro Paese la politica sembra non voler abbandonare le mulattiere, vie sterrate in cui il progresso è lento, pressoché immobile, e l'isolamento dal contesto internazionale pare l'unica destinazione certa".

FAM. ARCOBALENO. Giuseppina La Delfa, presidente dell'associazione Famiglie Arcobaleno che raccoglie 300 famiglie con genitori omosessuali- per lo stato mare single nonostante abbia una compagna da 30 anni, in procinto di sposare all'estero - sospira quando le si parla del desiderio di vedere riconosciuto anche in Italia il matrimonio fra persone dello stesso sesso: "Io e Raphaelle siamo una famiglia e con i bambini essere sposate è importantissimo. Se non fosse per i diritti mancati, in Italia staremmo molto bene. In Francia ora é possibile l'adozione reciproca e appena sposate cominceremo le pratiche per vederci riconosciuto, a entrambe, il diritto di essere genitori sia di Lisa che di Andrea".

CORTE CIVILE BOLOGNA. Tra i tanti che sono andati all'estero per il matrimonio, c'é anche il senatore Sergio Lo Giudice, che nel 2011 sposò Michele a Oslo. Oggi esulta per la decisione della Corte Usa: "modifica la definizione costituzionale di matrimonio, aprendola alle coppie gay e lesbiche". Un parere condiviso da Marco Gattuso, giudice del Tribunale civile di Bologna, da tempo in attesa del matrimonio omosessuale in Italia, tanto da gestire con altri magistrati e avvocati l'associazione dedicata all'articolo 29 della Costituzione che riconosce la famiglia 'naturale' fondata sul matrimonio. "Adesso - è l'auspicio del senatore - si abolisca presto anche in Italia l'anacronistico divieto al matrimonio fra persone dello stesso sesso". Un auspicio che poggia sul proprio Ddl 'Norme contro la discriminazione matrimoniale', in commissione Giustizia dalla prossima settimana.

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