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Cronaca

Matrimoni gay, Caffarra: 'Demolizione alfabeto uomo-donna cambierà società'

Torna all'attacco l'arcivescovo, che durante un convegno ragiona sulle cause che rischiano di erodere la società umana. "Caffarra, chi è per giudicare?", manda a dire Grillini, presidente Gaynet, per il quale invece 'le famiglie lgbt sono bene prezioso'

Nozze tra perone dello stesso sesso. Un capitolo che continua a ar dibattere. Mentre il sindaco Merola prosegue con il registro delle trascrizioni in Comune delle unioni contratte all'estero, nonostante i vari divieti, l'arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, torna all'attacco. Il cardinale, invitato ieri al Centergross a un convegno sul ''capitale sociale'', ragiona sulle cause che rischiano di erodere la società umana. E oltre all'individualismo, che è la "radice di ogni atteggiamento distruttivo del capitale sociale, perchè rende impossibile il dinamismo che lo genera", ovvero la "partecipazione", Caffarra vede un altro rischio.

"La demolizione dell'alfabeto maschile-femminile cambierà radicalmente l'assetto del sociale- sostiene il cardinale- lo rende inevitabilmente, nell'oggettività delle sue istituzioni, nel suo ''spirito oggettivo'', l'incontro di individui nativamente irrelati". Insomma, secondo Caffarra, "stiamo perdendo la possibilità di dire il sociale umano e quindi perfino di parlare di capitale sociale". Del resto, sottolinea l'arcivescovo di Bologna, che a inizio ottobre ha partecipato al sinodo sulla famiglia voluto da papa Francesco, "l'umanità della persona esiste sempre nella forma femminile e nella forma maschile. L''humanum è  bi-forme" e in questo senso ha "un carattere relazionale: l'uomo maschio scopre se stesso in relazione alla donna e reciprocamente". Caffarra cita a proposito i Romani  e Aristotele, "quando afferma che il matrimonio-famiglia è anteriore alla polis. Verità espressa anche nella nostra Costituzione- richiama il cardinale- non si tratta di una priorità cronologica, ma di carattere archetipico: il sociale uomo-donna è l''arche'' e quindi il paradigma di ogni sociale umano".

Non si è fatta attendere la replica, piccata, alle parole del cardinale. "Sbaglia nel sostenere che le famiglie lgbt sono un male, perchè è vero l'opposto: tutte le famiglie di questo mondo sono un bene prezioso, comprese le famiglie lgbt". Così Franco Grillini, presidente di Gaynet e capolista a Bologna della lista Emilia-Romagna civica alle prossime elezioni regionali, che arriva a parafrasare un'ormai famosa battuta di papa Francesco sull'omosessualità.

"Cardinale Caffarra, chi è lei per giudicare?", manda a dire Grillini. Secondo il consigliere regionale uscente, che il 15 novembre sarà con il Cassero a manifestare sotto la Prefettura di Bologna in favore del registro per le nozze gay, "il concetto è semplice: in un mondo fatto di precarietà, di disoccupazione, di fragilità delle relazioni sociali ogni famiglia, ogni nucleo affettivo, ogni persona che costruisce anche semplicemente un'amicizia con un'altra persona rappresenta una risorsa, un bene per tutta la collettività". In altre parole, incalza Grillini, "a differenza di Caffarra noi ragioniamo in modo inclusivo, non diamo giudizi, non escludiamo". Il candidato alle regionali ribadisce "che occorre estendere anche alle coppie lgbt il matrimonio civile per conquistare quell'uguaglianza tra tutti i cittadini che costituisce il cuore della nostra Costituzione". Quanto alla distinzione tra maschio e femmina, "dove sta scritto che li si vuole negare?- aggiunge Grillini- ognuno ha diritto alla propria identità, sia essa sessuale o di genere, ma sono gli essere umani nella loro sacrosanta autonomia a definire se stessi e non certo la Curia o il cardinale. Una delle grandi conquiste dell'umanita'' è proprio la possibilità in democrazia per le persone di autoderminarsi, di essere padrone di se stesse dalla nascita alla morte". 

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