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Cronaca

Valide le nozze tra 2 donne: "Primo matrimonio same sex riconosciuto in Italia"

Così canta vittoria Arcigay per la validazione delle nozze dopo il cambio di sesso di un coniuge. Lo Giudice: 'Il Parlamento non ha più alibi'

"Una sentenza storica che, mentre protegge il diritto fondamentale di una coppia al mantenimento del proprio status giuridico, lancia l'ennesima sveglia al Parlamento italiano, ancora in colpevole ritardo sul riconoscimento giuridico delle  coppie dello stesso sesso". Così il senatore democratico Sergio Lo Giudice saluta la sentenza della Corte di Cassazione che mantiene in vigore il matrimonio di Alessandra Bernaroli e sua moglie, annullate d'ufficio dopo il cambio di sesso della prima.
"Già la Corte Costituzionale, pronunciandosi sullo stesso caso con la sentenza 170 del 2014, aveva richiamato le Camere a varare  «con estrema sollecitudine » una legge di riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso", ricorda il dem, gongolando: "Oggi la Cassazione ribadisce che, finché questa legge non ci sarà, il matrimonio fra le due donne rimarrà in vigore. Non solo, la Cassazione sottolinea che il nuovo istituto giuridico dovrà dare alla coppia «uno statuto sostanzialmente equiparabile a  quello derivante dal vincolo matrimoniale». Adesso ogni giorno in più di ritardo da parte del Parlamento rappresenta una violazione senza alibi."

ARCIGAY: "È DI FATTO IL PRIMO MATRIMONIO SAME SEX RICONOSCIUTO IN ITALIA". Canta vittoria anche Arcigay Bologna, per cui si tratta di "una sentenza che premia la tenacia di una coppia a cui gli enti pubblici avevano unilateralmente annullato gli effetti giuridici del matrimonio". Un "segnale di Giustizia di cui questo Paese aveva, e ha tuttora, tanto bisogno". Parla così Flavio Romani, presidente di Arcigay, facendo notare che "oggi abbiamo di fatto il primo matrimonio tra persone delle stesso sesso pienamente valido in Italia  e paradossalmente non giunge attraverso una legge del Parlamento, cioè da dove lo attendiamo da tanti anni. Anzi, il pronunciamento dell'Alta Corte proprio al Parlamento manda un messaggio inequivocabile: le unioni tra persone delle stesso sesso vanno riconosciute al più presto".

Per Romani, inoltre, "l'ostruzionismo che le compagini parlamentari negli anni hanno messo in campo contro questo diritto oggi frana clamorosamente dinanzi alla vittoria di una coppia a cui lo Stato deve riconoscere senza approssimazioni gli effetti del vincolo matrimoniale. Ma non basta: la Cassazione, pur non istituendo di fatto il matrimonio egualitario, indica con chiarezza i connotati che è giusto attendersi dall'istituto giuridico che ancora oggi il Legislatore non riesce a introdurre. Per l'Alta Corte dovrà essere «uno statuto sostanzialmente equiparabile a quello derivante dal vincolo matrimoniale», cioè senza le approssimazioni o i tagli che aleggiano nel dibattito parlamentare".
L'invito alla politica da parte di Arcigay è che "gli eletti allora facciano tesoro delle indicazioni degli ermellini e soprattutto corrispondano in tenacia all'esempio che ci hanno offerto Alessandra e Alessandra, che hanno dovuto attraversare tutti i gradi di giudizio per riconquistare ciò che unilateralmente la pubblica amministrazione aveva tolto loro".

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