Alluvione, oggi è il giorno di Salvini: "Commissario? Prima si fa, meglio è"
La scelta "sarà su base tecnica, non politica", ha detto Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, in città per fare il punto sull'alluvione.
Sbarca in città il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini e affronta di petto la questione del commissario straordinario, essendo stato indicato da più parti come il principale ostacolo alla nomina di Stefano Bonaccini in questo delicato ruolo.
Il ministro: "Il commissario non avrà bacchette magiche"
"Ho letto ricostruzioni surreali su antipatie e simpatie, veti non veti... Io non ho nè simpatie nè antipatie quando si tratta di lavorare e nè mi permetto di porre veti su chicchessia", ha gettato acqua sul fuoco il ministro e leader della Lega. E a dispetto delle ipotesi che danno la nomina non a breve ma solo nelle prossime settimane, Salvini prova invece ad accelerare. "Per me prima si fa e meglio è. E chiunque venga nominato da Palazzo Chigi a me andrà bene", ha specificato durante l'incontro stampa in Prefettura. Il commissario straordinario, ha però messo in guardia Salvini, "non avrà bacchette magiche, anche se arrivasse Gesù bambino non risolverebbe problemi in una settimana, non bisogna aspettare il commissario per ripartire...".
Salvini: "Il nome di Figliuolo? Lo conosco e lo stimo"
Ad ogni modo, la scelta per individuare la figura che dovrà avviare la ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione, "deve avvenire su base tecnica - ha sottolineato Salvini -, non politica". Nelle ultime ore ha iniziato a circolare il nome di Francesco Figliuolo, già commissario straordinario per la pandemia. "Lo conosco e lo stimo per il lavoro fatto per l'emergenza Covid, ma in questi giorni ho letto tanti nomi", ha spiegato Salvini, per poi aggiungere: "Io mi occupo di strade e ferrovie e non partecipo al toto nomi e al toto nomine".