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Cronaca

Morte Maurizio Cevenini: amici increduli, politica al lavoro per rendergli degno omaggio

Bologna pensa ai funerali del 'Cev': "Troveremo i modi più appropriati per rendere omaggio a questa persona così cara a tutti". Commozione e incredulità per colleghi e amici: "Non immaginavamo, avremmo potuto aiutarlo'. I ricordi

In tanti sono accorsi stamattina in viale Aldo Moro, appena appresa la terribile notizia della morte del consigliere Maurizio Cevenini - trovato cadavere in viale Aldo Moro, dove si sarebbe suicidato lanciandosi ieri sera dal 10° piano di un palazzo della Regione.
Castaldini, Lisei, Richetti, Bernardini, Carella, Donini, ecc… arrivano con il volto contratto, qualcuno le lacrime agli occhi, tutti sconvolti, esterrefatti. Ancora increduli. Oggi la politica locale si ferma, annullati tutti gli appuntamenti. La bandiera comunale esposta a Palazzo d'Accursio è listata a lutto in ricordo di Maurizio Cevenini.

FUNERALI .  La Provincia tutta piange l'ex presidente del Consiglio Cevenin, sull'home page del portale compare una sua foto davanti al gonfalone provinciale con la scritta “ciao Maurizio”. Ricordandolo come “una persona buona e gentile, appassionata di relazioni positive e profonde, costruttore garbato di legami personali e istituzionali”, da Via Zamboni annunciano che “nelle prossime ore troveremo i modi più appropriati, insieme a Comune e Regione, per rendere omaggio a questa persona così importante e così cara a tutti noi e a tutto il territorio bolognese.”

Il corpo del 'Cev' ritrovato in Regione: folla e commozione

RICORDO COLLEGHI. colleghi, i conoscenti, tutti ricordano il ‘Cev’ come un amicone, al di là del colore politico, un bolognese doc, genuino. In tanti erano a conoscenza dei suoi problemi di salute, ma nessuno intuiva la profonda disperazione in cui viveva, come dice Franco Grillini: ‘Avremmo potuto aiutarlo, ma non sospettavamo nulla del genere’.
“Viveva male questo periodo della sua vita. – racconta il consigliere comunale del Pdl Carella –Ma  non riesco a capacitarmene”, poi la voce si rompe, e scoppia in pianto.
“Sono sotto choc, mi considero amico di Maurizio Cevenini – scrive il pidiellino Fabio Filippi - Era una persona per bene, amato dal suo popolo, come me uomo della strada, amava stare tra la gente, confrontarsi in modo onesto, aiutare le persone”.
Sorpresa e dolore. Sono le parole più usate, parole che “risultano strumento insufficiente davanti agli eventi cruciali e risolutivi della vita umana. – scrivono in una nota congiunta Sorbi e Tommasi dell’Udc -La sua umanità era un suo segno distintivo. Pur nel clima attuale, era un esponente politico amato e rispettato”.


 

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