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Cronaca

Alternativa al Tribunale, mediazione civile e commerciale: l’Emilia Romagna è all'ottavo posto

Bassi costi, tempi ridotti e certi: se in Italia la durata media di una causa è di 3 anni e 4 mesi una mediazione ha, per legge, durata massima di 3 mesi, ma 'La maggior parte delle persone non conosce ancora questo strumento'

"Liti" condominiali, eredità, affitti, contratti assicurativi e bancari: prima di passare dal tribunale, dovrebbero e potrebbero essere risolte attraverso la mediazione, resa obbligatoria per alcune materie dal Decreto del Fare.

Bassi costi, tempi ridotti e certi: se in Italia la durata media di una causa standard è di 3 anni e 4 mesi una mediazione ha, per legge, una durata massima di 3 mesi; quanto ai costi, la mediazione prevede le spese di avvio del procedimento (40 euro) e le spese di mediazione indipendentemente dal numero di incontri e mediatori, mentre un procedimento giudiziario in materia civile e commerciale prevede tanto le spese della procedura, che gli onorari relativi alla difesa legale.

“La maggior parte delle persone non conosce ancora questo straordinario strumento alternativo alla giustizia tradizionale - spiega Andrea Forlani, Responsabile dell’organismo bolognese Eticamente ADR - e la ragione di ciò sta nel fatto che sia proprio la legge a consentire che l’80% delle mediazioni non abbiano neppure inizio. Anche la lobby degli avvocati fa la sua parte, ‘dimenticandosi’ spesso di informare i clienti che esiste la mediazione e che grazie ad essa è possibile trovare accordi che agevolano la riconciliazione in tempi e con costi davvero irrisori rispetto a una causa”. E ci sono anche degli esempi concreti di mediazioni del nostro territorio andate a buon fine. Un caso particolare è quello di una band di giovani musicisti che aveva avuto in concessione un garage dotandolo di impianto di insonorizzazione e strumenti: quando il proprietario ha venduto casa e con esso anche il garage, i ragazzi, non volendo rischiare di perdere tutto, attraverso la mediazione hanno concordato di acquistare un altro box e di cederlo al nuovo proprietario, potendo così continuare ad usufruire della loro “sala prove”. In tempi rapidissimi si è raggiunto un accordo che accontenta entrambe le parti e che mai avrebbe potuto essere oggetto di una sentenza!

L’Emilia Romagna si posiziona soltanto all’ottavo posto con un 6,3%: al primo la Lombardia con il 18,3%, al secondo la Campania con una percentuale del 10,5%, al terzo il Lazio con un 8,8%, mentre fanalino di coda con uno 0.2% è la Valle d’Aosta. Per quanto riguarda invece le materie trattate, il 25,07% riguarda i contratti bancari (dati del Ministero della Giustizia al 30/06/2014), il 13,51% i diritti reali, il 12,56% di altra natura, il 10,74% la locazione e il 9.98% le questioni di condominio. Ci sono poi i risarcimenti dati da responsabilità medica, contratti assicurativi, divisioni, successioni ereditarie, contratti finanziari, comodato, affitto di aziende, risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa, risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti e patti di famiglia.

“Oggettivamente la mediazione civile e commerciale, pur essendo in vigore da ormai quattro anni e pur essendo obbligatoria per una grandissima parte del diritto civile, è uno strumento ancora poco conosciuto e poco utilizzato – ribadisce Andrea Forlani – ed è ancora sconosciuta a buona parte delle persone che avrebbero tutto l’interesse ad utilizzarla contribuendo anche alla sburocratizzazione della Giustizia. Da parte dello Stato, però, non ci sono né incentivi né sanzioni che spingano verso la mediazione: i cittadini, non conoscendola, continuano così ad affidarsi a un avvocato che, nella maggioranza dei casi, li indirizza sulla via lunga, costosa e burocratica del processo ordinario”.

Rischiamo dunque di perdere questa opportunità? Dal 1°gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 sono state 712 le mediazioni seguite dall’organismo bolognese di mediazione civile e commerciale Eticamente ADR: autodeterminazione, riservatezza e soluzioni non convenzionali sono le caratteristiche per risolvere contenziosi di vario genere, davanti ai quali prima o poi tutti ci ritroviamo.

L’organismo di mediazione bolognese sottolinea come mentre intraprendendo la strada della giustizia ordinaria ci vogliono 1.132 giorni di media per vedere una soluzione alla controversia, con la mediazione civile e commerciale si arriva a un massimo di 62 giorni. Una bella differenza.  E lo sarebbe anche per le Amministrazioni Pubbliche: alcuni Comuni lo hanno capito (per esempio Sasso Marconi) e hanno già avviato una convenzione per informare i cittadini e spingerli verso la mediazione.

ETICAMENTE ADR. Nasce a Bologna nel febbraio del 2013, fondato da una serie di professionisti con precedenti esperienze nel settore e già operanti in altri Organismi. Inizialmente l’attività è concentrata nella Regione Emilia Romagna e, successivamente, si estende a larga parte dell’Italia. Ad oggi è presente in 16 Regioni con 100 sedi secondarie gestite in via diretta o in convenzione. L’Organismo è dotato di una propria piattaforma telematica, autorizzata dal Ministero, per gestire mediazioni a distanza.L’Organismo nel 2014 ha ricevuto 712 istanze ed ha gestito 665 procedimenti con una percentuale di accordi raggiunti pari al 45,4% dei procedimenti aperti. Le istanze vengono lavorate entro un massimo di 15 giorni dal loro ricevimento e i verbali vengono consegnati al termine dell’incontro conclusivo.

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