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Cronaca

No vax, l'Ordine minaccia provvedimenti: "Un medico non si può nascondere dietro dati non veri"

L'Ordine dei medici di Bologna ha inviato un documento a tutti gli iscritti

L'Ordine di Bologna minaccia provvedimenti contro i medici no-vaxi "Qualcosa c'è su internet e qualcosa ci hanno segnalato i pazienti -  conferma oggi in conferenza stampa il presidente dell'Ordine dei medici di Bologna, Luigi Bagnoli - sono casi isolati, ma è inaccettabile".

L'organismo ha inviato un documento a tutti i medici iscritti, in cui si raccomanda di valutare le parole usate sui vaccini essendo "sobri, chiari, adeguati alla conoscenza e consapevoli della rilevanza che assumono. Per noi è rilevante chi si esprime pubblicamente contro il vaccino - chiarisce Bagnoli - qualcosa in giro si trova". L'Ordine ha deciso di "prendere una posizione chiara. Diciamo che è un forte avvertimento. L'Ordine valuterà se assumere provvedimenti nei confronti di chi ha posizioni pubbliche difformi".

A Bologna vaccini anti covid a domicilio per over 80 | VIDEO

"La vaccinazione può essere anche considerata come preliminare all'erogazione delle prestazioni - avverte Vittorio Lodi, direttore della medicina del lavoro del Sant'Orsola e coordinatore della commissione vaccini dell'Ordine dei medici di Bologna - non ci sarebbe nulla di male e verosimilmente sarà così".

Si sta "valutando l'idoneità dell'operatore sanitario che non vuole vaccinarsi, perchè non può rappresentare un rischio per gli altri", afferma Lodi "la mancata protezione del paziente ricoverato può rappresentare anche un problema legale. Speriamo che questa opera convincimento sia sufficiente e non ci costringa a prendere provvedimenti più restrittivi", afferma Lodi.

Vaccinazione sanitari 

Al momento, ci tiene a precisare Lodi, la percentuale di adesione dei sanitari del Sant'Orsola al vaccino "è buona. Siamo all'80%", ma col recupero dopo lo stop dovuto al ritardo delle dosi "speriamo di arrivare intorno al 95%". Allo stesso tempo, precisa Bagnoli, "anche i medici di base hanno iniziato vaccinarsi. C'è stato qualche problema organizzativo per fare le liste dei liberi professionisti, ma nel primo giorno di avvio del call center dell'Ausl sono già arrivate mille chiamate. La richiesta è molto elevata".

I sanitari contrari al vaccino "sono casi isolati", ma "si devono usare parole sobrie e magari rinunciare a un'intervista. Ma anche i media dovrebbero evitare di portare in prima serata chi nega la realtà del Covid: così si disorienta la popolazione". Con la presa di posizione di oggi, dunque, "siamo a testimoniare la compattezza dei medici - afferma Bagnoli - tutti dicono le stesse cose. C'è una forte consapevolezza del dramma sociale e medico di questa pandemia e mai come in questo momento e' importante la scienza. La popolazione deve essere rassicurata e bisogna far capire anche ai nostri colleghi che non condividono, che le loro posizioni devono avere motivazioni forti. Servono prove, altrimenti non si può dire".

"Un medico non si può nascondere dietro dati non veri, i vaccini sono sicuri e pochissime sono le reali controindicazioni"

Lodi rincara la dose. "Un medico non si può nascondere dietro dati non veri- avverte il responsabile della medicina del lavoro del Sant'Orsola - i vaccini sono sicuri e pochissime sono le reali controindicazioni. Un medico non può non utilizzare il vaccino e non è accettabile un comportamento che si discosta da un'adesione alla campagna. Il vaccino è un potente mezzo di sicurezza individuale, ma anche sociale. E nel codice deontologico dei medici è più volte espresso il richiamo a garantire la sicurezza della società. Invito quindi tutti i colleghi iscritti all'Ordine a supportare la campagna, oggi vaccinandosi e domani facendo vaccinare gli altri". (dire)

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