rotate-mobile
Cronaca Medicina

Indennità malattia negata per il lockdown a Medicina, Uil e sindaci insorgono: "300 lavoratori, risolvere subito"

Continua lo strascico polemico dopo che alla Camera è saltato il passaggio che riconosceva la malattia al posto delle ferie per chi non è potuto uscire dalla zona rossa per lavorare

"Sono oltre 300 i lavoratori residenti a Medicina danneggiati da questo incredibile ping pong burocratico. La zona rossa è stata dichiarata: partiamo dal dato di fatto. Una scelta decisa per la tutela della salute dei cittadini dell’area metropolitana".

Continuano gli strascichi polemici in merito al mancato riconoscimento della malattia ai lavoratori che durante il lockdown di Medicina non hanno potuto recarsi al lavoro, in alcuni casi anche impegnando le ferie per giustificare l'assenza durante la durata della zona rossa.

E' la Uil Emilia-Romagna a dare l'affondo più pesante, dopo che un emendamento dal Dl Rilancio è stato stralciato all'ultimo prima dell'approvazione, a causa di dissidi con il ministero dell'economia, restio a riconoscere l'indennità di malattia per una zona rossa decretata dalla Regione e non dal Governo.

"Alla Uil Emilia Romagna non interessa se a dichiararla sia stato il Governo o la Regione Emilia Romagna: era un atto dovuto punto e basta" chiosa il sindacato, che rincara la dose chiamando in causa proprio Viale Aldo Moro. 

"Inps o non Inps, emendamento o non emendamento: ora la soluzione per gli oltre 300 lavoratori va trovata. Il Governo, tanto per cambiare, traccheggia? L’Inps si trincera dietro la burocrazia? Bene allora, nel frattempo, la Regione Emilia Romagna si rimbocchi le maniche e individui una soluzione perché è quanto meno vergognoso che queste persone, questi cittadini si trovino leso un diritto per di più indipendentemente dalla loro volontà, avendolo subito".

Dopo lo sfogo del sindaco di Medicina Matteo Montanari, anche i primi cittadini di Budrio e Molinella esternano il loro disappunto.

Durissimo Dario Mantovani, sindaco di Molinella, che parla di una "porcata senza pari" a proposito dell'emendamento cassato al decreto Rilancio, con giudizio negativo dell'esecutivo.

"Se il Governo non rimedia a questo pasticcio, per me può anche andare a casa domani. Anzi, stasera", scriveva sui social Mantovani nella tarda serata di ieri.

"La bocciatura dell'emendamento che vedeva il riconoscimento, ai lavoratori di Medicina, come giorni di malattia quelli passati chiusi in 'zona rossa' senza poter raggiungere il luogo di lavoro- afferma Mantovani- è una porcata senza pari".

Ma "totale solidarietà al sindaco di Medicina e a tutti i suoi cittadini" viene anche dal sindaco civico di Budrio, Maurizio Mazzanti. "La decisione del Governo di non riconoscere la situazione di Medicina durante l'emergenza del Coronavirus è veramente scandalosa", ha scritto Mazzanti sui social.

Del resto ieri aveva fatto arrivare il suo giudizio anche il sindaco metropolitano Virginio Merola, che aveva invitato il Governo Conte a rimediare al più presto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Indennità malattia negata per il lockdown a Medicina, Uil e sindaci insorgono: "300 lavoratori, risolvere subito"

BolognaToday è in caricamento