Medico arrestato, è accusato dell'omicidio della moglie
La donna, 62 anni, morì nell'ottobre del 2021. Secondo gli inquirenti il coniuge, Giampaolo Amato, ex medico della Virtus, le avrebbe somministrato dei farmaci psicotropi
I carabinieri del Nucleo investigativo hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, nei confronti di un medico bolognese di 64 anni. L’uomo, che al momento dell’arresto si trovava a casa sua, è indagato per l’omicidio della moglie e per i reati di peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura ed emesso dal gip, è stato eseguito sabato scorso.
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Le indagini e gli accertamenti medico-legali
I fatti risalgono al 31 ottobre del 2021, quando il 118 prestò soccorso a una signora di 62 anni, anche lei bolognese, rinvenuta priva di sensi dal marito in casa sua, in zona Murri, e che poi risultò essere morta. Le indagini e gli accertamenti medico-legali effettuati dopo il decesso della donna, hanno permesso di chiarire le cause della morte, che sarebbero riconducibili alla somministrazione dolosa da parte del marito di benzodiazepina e di un anestetico ospedaliero. Inoltre, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, la donna sarebbe stata oggetto già in passato di altre somministrazioni di benzodiazepina a sua insaputa, che le avevano causato diversi episodi di malessere e narcolessia.
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Chi è il medico accusato di omicidio
L’uomo finito in arresto, secondo quanto riferisce l'Ansa, è Giampaolo Amato, ex medico sociale della Virtus Bologna dal 2013 al 2020, mentre la moglie è Isabella Linsalata, anche lei medico. Amato, medico Oftalmico e specializzato in Medicina sportiva, ha lavorato all’Ospedale Maggiore, al Bellaria e presso la clinica Toniolo. Grande tifoso virtussino, il medico aveva anche un passato da giocatore di basket, arrivando fino alla Serie B.
Amato è difeso dagli avvocati Gianluigi Lebro e Cesarina Mitaritonna e nell'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere, anche se durante le indagini ha sempre risposto agli inquirenti, dichiarandosi sempre innocente da tutti i reati contestati. I due legali hanno già presentato ricorso al Tribunale del Riesame impugnando l’ordinanza di custodia e sono ora in attesa di una data per l’udienza.
(Ultimo aggiornamento ore 18.41)