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Cronaca

Neonata morta di meningite: pediatra del Maggiore a processo per omicidio colposo

Continua la battaglia legale dei genitori di Miriam, morta di meningite a 51 giorni, dopo essere stata dimessa dal Maggiore con diagnosi influenza. Il Giudice ha ordinato l'imputazione coatta

I genitori della piccola Miriam, la neonata morta di meningite al Sant'Orsola il 27 febbraio 2015, dopo essere stata dimessa dall'Ospedale Maggiore con una diagnosi di normale influenza, potranno portare avanti la loro battaglia. Dopo la richiesta di archiviazione della Procura,  si è tenuta l'udienza in camera di consiglio e il Giudice per le Indagini Preliminari ha ordinato l'imputazione coatta per omicidio colposo nei confronti della dottoressa che visitò la bimba nel reparto di pediatria del Maggiore. 

In pratica gli accertamenti continuano, verrà nominato un nuovo Gup che fisserà una udienza preliminare. I genitori di Miriam avevano immediatamente manifestato la volontà di sporgere denuncia e sono rappresentati dagli avvocati Riccardo Artelli e Stefano Moretti che si sono opposti all'archiviazione. 

Miriam, già dal giorno dopo la nascita, avrebbe iniziato a manifestare i primi segnali: clonie agli arti, anomalie rilevanti all’elettroencefalogramma, e infine le crisi convulsive, così il 16 febbraio 2015, la bimba aveva la febbre alta e aveva vomitato. Da quanto si apprende, venne portata al pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale Maggiore poco prima delle 8 della mattina e il medico di turno la dimise 40 minuti dopo. Alle ore 14.00 venne visitata dalla Pediatra di Base, che dispose l’invio immediato della piccola presso il Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale S. Orsola, dove arrivò alle 15.30 circa, ma forse era già troppo tardi: Miriam morì la mattina del 27 febbraio 2045, aveva 51 giorni. 

La madre era risultata positivo allo streptococco di tipo B, ma non sarebbe stata "trattata" durante il parto. "Se dunque, prima di dimettere la bimba, fosse stato effettuato  banale prelievo di sangue e un’analisi riferita a quei soli indicatori - si legge negli atti di opposizione dei legali all'archiviazione - avrebbe dissipato ogni dubbio sulla causa della febbre, del vomito, delle riferite clonie, delle convulsioni di alcuni giorni prima, e avrebbe proceduto a ulteriori esami, come la emocultura o l’analisi del liquor spinale mediante rachicentesi (che è l’esame da cui con certezza si ricava la diagnosi di meningite) che avrebbe definito chiarissimamente il quadroa quel punto la malattia poteva essere trattata e arginata con un banale antibiotico somministrato per endovena alla neonata". 

MENINGITE. Miriam è stata uccisa da una meningite batterica.  In Italia, negli ultimi anni, sono stati segnalati circa 1.000 meningiti batteriche l'anno. La fascia di età più colpita è quella pediatrica e in particolare i bambini sotto l'anno di età. Le meningiti possono essere causate da batteri, virus, funghi e parassiti. Quelle più gravi e pericolose sono quelle batteriche, che possono determinare la morte del soggetto colpito o esiti gravemente invalidanti.
 


 

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