Neonata morta di meningite, giovedì l'autopsia. Legali: 'Sapremo se la tragedia si poteva evitare'
Si lavora per fare chiarezza sul decesso: la bimba era stata dimessa per avere solo un'influenza. Gli avvocati della famiglia: "Quello che cercheremo di capire è cosa sarebbe successo se... Fa inoltre riflettere che la mamma era risultata positiva allo stesso batterio"
La piccola Miriam è la bimba che a soli 40 giorni, dopo aver lottato invano contro la morte per 11 giorni, ha lasciato i suoi giovani genitori per una meningite da streptococco . Sono due i medici dell'Ospedale Maggiore inseriti nell'indagine per omicidio colposo coordinata dal pubblico ministero Augusto Borghini: il 16 febbraio scorso infatti la neonata era stata dimessa con la diagnosi di una semplice influenza.
A seguire la famiglia della piccola Miriam, che ha deciso di fare denuncia, gli avvocati Riccardo Artelli e Stefano Moretti, che stanno vivendo delle ore di attesa prima dell'autopsia sul corpicino della piccola: "Siamo in una fase di stallo, di attesa - spiega Artelli - Giovedì verrà conferito l'incarico peritale a una terna di esperti: un medico legale, un neonatologo e un infettivologo che si occuperanno dell'esame autoptico. Per il momento abbiamo una visione parziale dei fatti e possiamo contare soltanto sulla documentazione clinica del parto e dei vari ricoveri, ma non sulla cartella clinica".
I genitori, entrambi moldavi (hanno un'altra figlia di 5 anni) sono distrutti dal dolore e per il momento pensano solo all'addio: sono cattolici ortodossi e i funerali potrebbero svolgersi in una chiesa di via Saragozza a data da destinarsi in base agli esiti degli esami: "Quello che cercheremo di capire - continua Artelli - è il cosa sarebbe successo se...e se questa morte poteva in qualche modo essere evitata. L'elemento che fa riflettere è che la mamma di Miriam era risultata positiva allo stesso batterio".
