rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Giuseppe Massarenti

Meningite: studentessa in prognosi riservata al Sant'Orsola

Si sentiva male da due giorni, così ieri la sua coinquilina ha chiamato il 118. L'Istituto di Igiene Pubblica ha già attivato la profilassi rivolta a tutti le persone che sono entrate in contatto con la ragazza

Ha 23 anni e studia all'Alma Mater la giovane ricoverata al Sant'Orsola in prognosi riservata per una meningite da meningococco. Originaria della Toscana si sentiva male da due giorni, così ieri la sua coinquilina ha chiamato il 118. 

Ora è ricoverata in condizioni "clinicamente critiche" nel reparto Malattie Infettive e, come confermano i sanitari del Policlinco, sta rispondendo positivamente alle cure. L'Istituto di Igiene Pubblica dell'Ausl bolognese ha già attivato la profilassi rivolta a tutti le persone che sono entrate in contatto con la 23enne: familiari, coinquilini e compagni di università. 

MENINGITE DA MENINGOCOCCONeisseria meningitidis (meningococco) alberga nelle alte vie respiratorie (naso e gola), spesso di portatori sani e asintomatici (2-30% della popolazione). La sua presenza non è correlata a un aumento del rischio di meningite o di altre malattie gravi. Si trasmette attraverso le secrezioni respiratorie. Il meningococco è un batterio che risente delle variazioni di temperatura e dell’essiccamento. Dunque, fuori dell’organismo sopravvive solo per pochi minuti. La principale causa di contagio è rappresentata dai portatori sani del batterio: solo nello 0,5% dei casi la malattia è trasmessa da persone affette dalla malattia. Esistono 13 diversi sierogruppi di meningococco, ma solo sei causano meningite e altre malattie gravi: più frequentemente A, B, C, Y e W135 e molto più raramente in Africa, X. In Italia e in Europa, i sierogruppi B e C sono i più frequenti. I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore anche in presenza di una terapia adeguata. I malati di meningite o altre forme gravi sono considerati contagiosi per circa 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica specifica. La contagiosità è comunque bassa, e i casi secondari sono rari. Il meningococco può tuttavia dare origine a focolai epidemici. (fonte: portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Meningite: studentessa in prognosi riservata al Sant'Orsola

BolognaToday è in caricamento