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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Disservizio 'pappe', il Comune striglia la mensa: "Troppo poco preavviso"

Palazzo D'Accursio intenzionato a capire se i termini contrattuali siano stati rispettati. E si pensa a uno sconto sulla tariffazione per quella giornata

Dopo i disservizi causati alle mense scolastiche di venerdì 10 marzo, in molte scuole della città, il Comune di Bologna è intenzionato a chiedere chiarimenti al gestore del servizio, il consorzio Ribò. La richiesta di incontro urgente è stata formalizzata oggi dall'area Educazione, istruzione e nuove generazioni. In particolare, il chiarimento richiesto riguarda i tempi con i quali Ribò ha comunicato al Comune la notizia dell'assemblea sindacale (programmata dalle 9 alle 10.30 del 10 marzo), e cioè la mattina di giovedì 9 marzo, meno di 24 ore prima.

Ai sensi dell'articolo A19 del contratto di servizio -spiega il Comune- in caso di sciopero o assemblee sindacali dei propri dipendenti, il gestore deve dare avviso scritto all'amministrazione con un anticipo di almeno cinque giorni, a meno che il gestore stesso non ne sia informato in tempi più brevi, nel rispetto delle disposizioni contrattuali e normative vigenti in materia. Dunque la comunicazione arrivata al Comune il 9 mattina, ovvero il giorno prima dell'assemblea sindacale, può essere motivata unicamente da una comunicazione delle organizzazioni sindacali al gestore nelle ore immediatamente precedenti.

“Se così non fosse – prosegue il Comune nella lettera a Ribò – è evidente che saremmo di fronte a un fatto grave e dunque a un inadempimento contrattuale, aggravato dalla situazione per cui, come vi è noto per le numerose interlocuzioni avvenute nella mattinata del 9 marzo, i limitati tempi a disposizione non hanno consentito di valutare una fornitura alternativa alla pasta che non fossero semplicemente dei crackers”.

La situazione che si è venuta a determinare “a causa della oggettiva inadeguatezza del pasto fornito”, impone al Comune “di dare riscontro agli utenti "sulla quantificazione della tariffa della refezione del 10 marzo e di “valutare l'esistenza di eventuali responsabilità derivanti dal mancato rispetto dei necessari preavvisi”, così come previsto dal contratto di servizio.
 

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