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Cronaca Centro Storico / Piazza di Porta Santo Stefano

Merola indagato per lo sgombero di Atlantide: Galletti attacca, il Pd fa quadrato

Per il Ministro "cambiare idea ogni 2 giorni non porta a niente". Da via Rivani invece arriva l'appoggio al sindaco e tanto di stoccata per Galletti. L'indagine della Procura verso la fine. Legale del sindaco: "Aspettiamo, Merola ha avuto premura di chiarire elementi utili'

"Mi sembra che sia palese a tutti: cambiare idea ogni due giorni non porta a niente". Il ministro dell''Ambiente, Gian Luca Galletti, critica il sindaco di Bologna, Virginio Merola, per la condotta tenuta sullo sgombero di Atlantide, al centro di una indagine della magistratura. "Prima si sgombera, poi non si sgombera, poi c'è l'ordinanza di sgombera, poi no, aspettiamo un attimo...- riassume la vicenda il ministro- non entro nella vicenda giudiziaria del sindaco e spero che si risolva positivamente, dico solo che c'è stata una incertezza che non ha fatto bene alla città". Parole nettissime arrivate questa mattina durante la visita del ministro a Cotabo insieme ad un nuovo affondo sulle scelte dell'amministrazione comunale sulla mobilità.

Galletti insiste anche sulle occupazioni. "Almeno su questo dobbiamo essere d'accordo: il valore della legalità è imprescindibile, chi occupa si muove fuori dalla legalità. Non è possibile che ancora si discuta se chi occupa è nel giusto o sbaglia. Lo dico io come molta chiarezza: chi occupa sbaglia e bisogna sgomberare chi occupa", sottolinea il ministro.

PD CON MEROLA E STOCCATA A GALLETTI.  Al ministro Gianluca Galletti  dal Comune il Pd risponde per le rime. "Se vuole fare il candidato sindaco, Galletti lo dica chiaramente; e critichi cose vere, non argomenti su cui lui, quando era assessore, ha fatto immensamente peggio", manda a dire il capogruppo dem a Palazzo D'Accursio, Claudio Mazzanti. Galletti, oggi è ministro, ma quando era titolare del bilancio con Giorgio Guazzaloca sindaco ha fatto parte di una giunta che è stata inerte di fronte all'"occupazione abusiva del Villaggio Valtur nata tra il 2001 e il 2002: baracche e capanne su aree demaniali, comunali e private e contro le quali furono raccolte firme, ma il Comune non mosse un dito; sgomberò tutti Cofferati", ricorda Mazzanti.

Ancora una volta il Pd di Bologna blinda il sindaco con una nota firmata dal segretario provinciale Francesco Critelli, che scrive: "Auspicando che la vicenda possa essere chiusa nel più breve tempo possibile, il Pd di Bologna resta convintamente al fianco del suo sindaco". Il Pd locale, "esprimendo piena fiducia nell'operato delle autorità competenti, ribadisce il proprio sostegno nei confronti del sindaco Virginio Merola", si legge nella nota diffusa da via Rivani. "La vicenda relativa allo sgombero di Atlantide è stata gestita nel solco della corretta autonomia amministrativa: una volta appurata l'impossibilità di una soluzione concordata, il sindaco ha provveduto al necessario sgombero dell'immobile".

Sgombero Atlantide: blitz all'alba

INDAGINE VERSO LA CHIUSURA. Con l'interrogatorio reso ieri dal sindaco , si starebbe avviando alla conclusione l'inchiesta aperta dalla Procura sul mancato sgombero di Atlantide. Un'indagine nata dall'esposto presentato dal comitato dei residenti della zona alcuni mesi fa. Merola, che risulta indagato per omissione di atti d'ufficio, era stato invitato a rendere interrogatorio e si è presentato ieri in Procura per spiegare le sue scelte su Atlantide.
A questo punto l'indagine sarebbe praticamente conclusa e potrebbe anche essere chiusa nel giro di poco. La Procura infatti avrebbe ora in mano tutti gli elementi che servono per tirare le somme: l'esposto del comitato, le delibere e gli atti della Giunta Merola, le spiegazioni del sindaco.

"Aspettiamo il proseguo delle indagini- si limita a dire Vittorio Manes, legale di Merola- ieri il sindaco ha avuto premura di chiarire elementi utili per le indagini, spiegando la scelta di aver voluto esplorare prima una soluzione concertata per il rilascio del Cassero di Porta Santo Stefano. Poi, quando si è reso conto che non era realistico o non praticabile, ha cambiato strada". Nel corso dell'interrogatorio, Merola ha tenuto anche a precisare "l'architettura complessa del Comune", ovvero le deleghe affidate agli assessori e l'intervento diretto del sindaco solo in ultima istanza.

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