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Cronaca

Nozze gay, Merola indagato per abuso di ufficio: la Procura chiede l'archiviazione

Una strada sempre in salita, sin dall'ordinanza che ha reso possibile la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all'estero. Merola ha dovuto fare i conti con Alfano, ma anche con un'indagine per abuso di ufficio

Con un'ordinanza, il Sindaco di Bologna Virginio Merola aveva reso possibile a luglio 2014 la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all'estero nei registri dello stato civile, che però non attribuiva ai coniugi alcun effetto costitutivo di diritti e obblighi. 

Una strada non semplice per il primo cittadino, che aveva seguito l'esempio di altri colleghi, e che ha dovuto fare i conti, non solo con una circolare di divieto del Ministro dell'Interno Angelino Alfano e quindi con il Prefetto Ennio Mario Sodano, con la Curia Bolognese, contraria alle unioni gay, ma anche con una denuncia per abuso di atti d'ufficio sporta da un cittadino.

La Procura rende noto di aver inoltrato al GIP la richiesta di archiviazione. Ieri la notizia che il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di alcune coppie contro l'annullamento disposto dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro - e su indicazione del ministro Angelino Alfano - della trascrizione del loro matrimonio gay, contratto all'estero, nel registro delle Unioni Civili del Comune di Roma. Solo il tribunale civile puo dunque annullare le trascrizioni celebrate all'estero.

"Lo avevo sempre sostenuto e accolgo con soddisfazione la sentenza - ha dichiarato il sindaco Virginio Merola - alla luce di questo torno a porre con forza la necessità di approvare al più presto una legge nazionale che estenda i diritti dei coniugi alle unioni civili fra persone dello stesso sesso, come già accade nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, per affermare un importante principio di libertà e di giustizia".  

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