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Cronaca Budrio

Estrazione metano a Budrio, c'è l'intesa Stato-Regione

L'area della concessione Selva Malvezzi copre una superficie di 80,7 chilometri quadrati e ricade nell'area interessata dal permesso di ricerca 'Podere Gallina'

Dopo il via libera di un anno fa da parte del ministero della Transizione ecologica, arriva ora anche l'intesa Stato-Regione per la concessione di estrazione di metano a Budrio, in provincia di Bologna. Diventa così definitivo l'ok alla messa in produzione del pozzo esistente (chiamato 'Podere Maiar 1dir') a Mezzolara, come da richiesta presentata nel 2018 dalla società Po Valley operations.

La Giunta Bonaccini, nei giorni scorsi, ha approvato infatti la delibera con cui esprime "l'assenso all'intesa per il conferimento della concessione di coltivazione denominata Selva Malvezzi" alla società Po Valley operations.

La Regione ritiene infatti che "per perseguire gli obiettivi che si è data su decarbonizzazione, uso efficiente e razionale dell'energia e sviluppo delle fonti rinnovabili individuati nel Piano energetico regionale- si legge nella delibera- nella fase di transizione non si può non riconoscere il ruolo fondamentale del gas naturale".

Il progetto presentato dalla Po Valley si articola in due fasi: la prima prevede la messa in produzione del pozzo attuale chiamato 'Podere Maiar 1 dir', la realizzazione del relativo impianto di produzione e trattamento del gas e la realizzazione del metanodotto di allacciamento alla rete Snam, distante circa un chilometro.

La seconda fase, invece, è facoltativa ed è legata ai dati della campagna geofisica di monitoraggio, perché prevede l'eventuale perforazione di nuovi pozzi esplorativi.

L'area della concessione Selva Malvezzi a Budrio copre una superficie di 80,7 chilometri quadrati e ricade completamente all'interno dell'area interessata dal permesso di ricerca 'Podere Gallina' chiesto nel 2008 dalla stessa società.

Grazie a quella autorizzazione fu scavato nel 2017 un primo pozzo esplorativo, da cui emerse la presenza appunto di gas metano. Dopodiché, nel 2018, furono fatte alcune prove di produzione. Nella primavera 2021 fu emanato il decreto di compatibilità a seguito della procedura di valutazione ambientale nazionale.

L'istanza di concessione per l'estrazione del gas è stata dunque esaminata con parere positivo dal momento che "il pozzo ricade in area idonea".

Nel marzo scorso è poi arrivato il via libera anche da parte della Città metropolitana e del Comune di Budrio, pur con la richiesta alla società di impegnarsi per ridurre il più possibile l'impatto ambientale e ripristinare eventuali danni.

Sollecitazioni che si vanno ad aggiungere alle prescrizioni già previste in sede di valutazione di impatto ambientale, quando alla Po Valley è stato imposto di realizzare anche un piano di monitoraggio ambientale in particolare per quanto riguarda acque sotterranee, subsidenza e sismicità.

Queste stesse prescrizioni vengono ricordate anche dalla Regione, che nel dare l'assenso all'intesa avverte che "dovranno essere rispettate tutte le condizioni e prescrizioni contenute nel decreto di compatibilità ambientale". (Dire)

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