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Cronaca

Addio a Michele Ammendola: martedì la cerimonia all'Estragon, poi i funerali a Quarto

Era l'anima della pizzeria etica "Porta Pazienza" al Pilastro, dove si coniugavano l'utilizzo di prodotti coltivati nelle terre confiscate alle mafie e il reinserimento e l'avviamento al lavoro di giovani in difficoltà e con disabilità

Dolore grande per tutta la città per la scomparsa di Michele Ammendola, esponente di spicco del mondo del sociale e dell'associazionismo. 

Martedì 11 gennaio, si terrà una cerimonia laica dalle ore 9.00 all'Estragon, in via Stalingrado 83, poi i funerali alle 11.00 presso la Chiesa di San Michele, in via Badini 2 a Quarto Inferiore.

Originario del napoletano, 46 anni, Michele era l'anima della pizzeria etica "Porta Pazienza" al Pilastro, dove si coniugavano l'utilizzo di prodotti coltivati nelle terre confiscate alle mafie e il reinserimento e l'avviamento al lavoro di giovani in difficoltà e con disabilità.

"Porta pazienza" a rischio chiusura, lancia il crowdfundiung: "Un food truck per continuare il nostro percorso di inclusione"

Bologna Today lo aveva incontrato diverse volte per rilanciare le sue idee e i suoi progetti: l'ultima, la scorsa estate, quando, dopo le difficoltà legate alla pandemia, la pizzeria aveva rischiato la chiusura, ma Michele e i suoi collaboratori organizzarono il crowdfunding per acquistare e attrezzare un food truck. Anche in questo caso, missione compiuta. 

Raccolta fondi 

E' anche partita una raccolta fondi per le ore educative di Luca, figlio di Michele, promossa dall’associazione ANGSA - Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici: "Hai sempre pensato agli altri. Ora che non ci sei penseremo noi a Luca" si legge sul sito dell'associazione "Michele non c’è più. Lui che aveva capito che Luca e la sua famiglia avevano bisogno di una mano amica che lo guidasse nel complicato mondo dell’autismo. Luca ha contribuito affinché Michele ed Alessandra conoscessero Angsa Bologna ed iniziasse un percorso educativo che anche grazie alla scuola, a Granarolo città blu,  ha dato ottimi frutti. Tutto questo deve continuare perché l’autismo accompagnerà Luca per tutta la vita. Michele non ci sarà più a sollecitare noi come associazione e le istituzioni a far conoscere l’autismo , a formare docenti, educatori e genitori: noi dobbiamo ancor più darci da fare affinché Luca possa avere sostegno per le preziose ore educative del suo progetto di vita. Grazie". 

Un food-truck per la ripartenza: "Porta Pazienza" anche progetto itinerante|VIDEO

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