Coronavirus, dalla Regione bonus mille euro anche a professionisti università
Saranno le Aziende sanitarie a provvedere all'assegnazione della somma
Un riconoscimento economico anche per i professionisti dell’Università impegnati nella lotta contro il Coronavirus. È quanto ha deciso la Regione Emilia-Romagna, dando mandato alle Aziende sanitarie di provvedere all’assegnazione del riconoscimento per un valore medio di mille euro.
In questo modo, viene esteso ulteriormente il numero di coloro ai quali viene conferito un riconoscimento economico per aver operato durante l’emergenza epidemiologica. "La capacità del nostro sistema sanitario di fronteggiare con efficacia l’emergenza epidemiologica da Covid-19 - sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - è stata possibile grazie al concorso di tutti gli attori che compongono l’articolata e complessa rete assistenziale, di cui è parte integrante anche l’Università. All’interno di quello che è più che un consolidato rapporto di collaborazione tra Servizio sanitario regionale e Università, anche il personale universitario convenzionato, che opera nei diversi contesti organizzativi in le attività assistenziali si integrano con le funzioni di didattica e di ricerca, ha fornito un apporto fondamentale".
"Pertanto - concludono presidente e assessore - come Regione riteniamo giusto e doveroso premiare la qualità e l’intensità dell’impegno lavorativo profuso dai professionisti universitari in uno dei momenti più difficili della storia sanitaria di questa regione".
Contro l'esclusione degli universitari si erano espressi in giornata il deputato Fdi Galeazzo Bignami e il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, Marco Lisei, secondo i quali era "semplicemente incomprensibile la decisione di escludere il personale medico universitario dal bonus deciso dalla Regione Emilia-Romagna. Quei medici, come i loro colleghi, hanno operato nel contesto del servizio sanitario regionale per salvare le vite delle persone colpite da un contagio devastante, lavorando ore e giorni indefessamente, mettendo a rischio la propria stessa salute. Tutto ciò anche a causa dell'assenza, prolungata ed endemica, di dispositivi di protezione personale che la Regione non ha completamente mai garantito nel corso dell'emergenza. Uno scivolone indecoroso", lo giudicano Bignami e Lisei, chiedendo alla Regione di porre "pronto rimedio", come poi è avvenuto.