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Cronaca

Foto scabrose, minacce di morte e falsi profili Facebook: così perseguitava la ex

5mila messaggi e telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, spesso minatorie. Non solo la donna nel mirino, ma anche la famiglia e gli amici di lei

Il Giudice per le indagini preliminari Mirko Margiocco ha disposto l'allontanamento di C.E., 34enne nato in Moldavia e residente in centro a Bologna, per atti persecutori nei confronti della moglie, C.I., sua connazionale. Messaggi, telefonate e minacce a tutte le ore del giorno e della notte, recapitati anche alla famiglia e soprattutto alla suocera, che accusava di averlo calunniato, ovvero di aver inventato una violenza sessuale per la quale però è stato condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione.

Fino a 5000 messaggi in chat, da marzo ad agosto di quest'anno, contenenti minacce anche di morte: 'Se mi danno anche un'ora di carcere farò di tutto per punirti, o ti fermi o ti ammazzo, vi taglio come maiali, se non mi lasci stare ti taglio la testa e la porto ai carabinieri, capirai quanto soffocherai in una pozza di sangue". Poi era passato ai contenuti più scabrosi, con l'invio di foto delle sue parti intime e ai falsi profili Facebook con le foto della donna. 

Le missive contenevano anche avvertimenti per i familiari e gli amici della moglie: "Quando porteranno tua madre all'obitorio a pezzi, trasmettigli che saranno puniti..." tempestandoli di telefonate a tutte le ore, circostanza poi confermata da una vicina di casa.

C.I. nel frattempo aveva chiesto il divorzio e non erano mancate le intimidazioni a riguardo: 'Il divorzio sarà il tuo biglietto per l'inferno!'

La donna aveva presentato diverse denunce, così l'uomo è stato accusato di atti persecutori e stalking e il GIP ha disposto il divieto di avvicinamento all'abitazione e a tutti i luoghi dove gravita la moglie, compresa la scuola d'infanzia frequentata della loro figlia.  

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