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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Tecnopolo, a luglio arriva il supercomputer Leonardo. Bianchi contestato dai collettivi | VIDEO

In serata la visita istituzionale della commissaria europea Marja Gabriel accompagnata dai ministri e dai tecnici del Cineca

Il supercomputer Leonardo arriverà a luglio: i lavori all'ex Manifattura tabacchi procedono e il cantiere prende forma. Lo annuncia la ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, oggi a Bologna per la visita istituzionale con il collega Patrizio Bianchi e la commissaria europea alla Ricerca Marja Gabriel al Tecnopolo, hub italiano ed europeo di avanguardia su nuove tecnologie, big data, climatologia, sviluppo umano. 

Il Tecnopolo, che si sviluppa su oltre 120mila metri quadri nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi, è stato scelto per ospitare due infrastrutture strategiche per l’Italia e l’Europa: il Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF) e Leonardo, uno dei più potenti supercomputer al mondo. 

"Sarà questa estate nel mese di luglio, non dico la data perché i ritardi sono possibili". I tecnici del Cineca hanno utilizzato i rendering stampati per illustrare agli ospiti come sarà la struttura una volta completata. Innumerevoli le applicazioni dei dati ricavati dalla straordinaria potenza di calcolo, dalla salute ai terremoti, dal clima all'inquinamento. Senza contare la possibilità, in futuro, di sviluppare il computer quantico. Poi i ministri e la commissaria europea hanno visitato il centro meteo Ecmwf mentre fuori, su via Stalingrado, un gruppo di arrivisti e studenti (Osa, Cambiare rotta e Potere al Popolo) contestava il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. 

"Bianchi dimettiti", accanto a slogan contro la guerra. "Non accettiamo passerelle di ministri e istituzioni sul tema della formazione – scrive Pap su Facebook – con gli studenti regalati a Confindustria come carne da macello, e con un modello di ricerca completamente dedicato agli interessi privati".

Euro Hpc – Leonardo

Con il supercomputer LEONARDO, l’Italia si orienta verso l’exascale computing, la nuova frontiera del supercalcolo riferito a sistemi in grado di eseguire più di un trilione di operazioni al secondo.

Questo supercalcolatore darà vita, insieme ad altri 7 in Europa, alla prima rete di calcolo europea ad alte prestazioni (EuroHPC) con l’obiettivo di sviluppare un ecosistema di supercalcolo di livello mondiale. Il ministero dell’Università e della Ricerca finanzia questo progetto con 120 milioni di euro distribuiti in sette anni (2019-2025). Altri 120 milioni di euro sono stanziati dalla Impresa Comune EuroHPC Joint Undertaking per un investimento totale di 240 milioni di euro.

Leonardo attualmente in fase di costruzione, sarà gestito grazie a un Consorzio guidato dal Cineca (il Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico) e al quale partecipano anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste.

Il 50% della potenza di calcolo generato da Leonardo sarà a disposizione di istituti di ricerca, università e aziende italiane, mentre la metà restante sarà utilizzata dai Paesi partecipanti alla European High Performance Computing Joint Undertaking.

Il sistema Leonardo contribuirà alla riduzione e alla gestione dei rischi dovuti a situazioni estreme, eventi naturali, terremoti, tsunami, eventi vulcanici, assetti idrogeologici, pandemie ed epidemie di patogeni. Grazie a questa rete di calcolo all’avanguardia, inoltre, la scienza, l’accademia, l’industria e il settore pubblico dei Paesi coinvolti avranno accesso alle migliori infrastrutture di calcolo del mondo, con benefici concreti per le rispettive società. 

Il supercomputer renderà possibile, ad esempio, sviluppare approcci di medicina personalizzata e predittiva, rendere più affidabili le previsioni meteo e prevedere eventi naturali catastrofici, sviluppare materiali sempre più tecnologici, realizzare ricerche e prospezioni minerarie sempre più accurate, intervenire con sempre più accuratezza nel campo della sicurezza nazionale, della cybersecurity e dell’intelligenza artificiale.

Data Center Meteo

Nel 2021, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, ECMWF) – organismo internazionale con sede a Reading, in Gran Bretagna, che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e 12 Paesi cooperanti – hanno firmato l’accordo per la consegna dell’infrastruttura che ospita il nuovo Data center.

Il progetto per la rilocazione, che è stata completata in meno di due anni nonostante la pandemia, ha avuto un valore complessivo di 63 milioni di euro, di cui 43,5 finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e 19,5 dalla Regione Emilia-Romagna. Il ministero, poi, ogni anno contribuisce all’ECMWF con circa 10,5 milioni di euro. 

Il Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine è la prima infrastruttura insediata nell’area del Tecnopolo di Bologna: 10 MW di potenza installata, 2 Data Hall da 1.000 mq, 2 Data Storage da 500 mq, 50 km cavi elettrici posati, 20.000 mc di calcestruzzo, 2.000 tonnellate di acciaio. Ospiterà il più grande archivio mondiale di dati meteo.

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