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Cronaca

Molestie sessuali, la 'caccia' continua tra paure e 'scherzi di cattivo gusto'

Mentre in alcuni cittadini, soprattutto donne, si fanno strada pensieri poco sereni, sul web dilaga l'ironia: il 'palpeggiatore' di Bologna è diventata una macchietta e spuntano 'confessioni' dal molestatore. In molti ci scrivono: 'E' uno schifo, facciamo chiudere certe pagine web'

"Giusto tributo al leggendario Palpeggiatore dalle caratteristiche fattezze, che con le sue mirabolanti peripezie fa sognare grandi e piccini": così si presenta la pagina Facebook dedicata al presunto molestatore seriale, che nei giorni scorsi avrebbe colpito nel centro di Bologna. Cinque ad ora i casi di molestie sessuali denunciati da altrettante giovani donne, e le ricerche paiono concentrarsi su un due cittadini stranieri, un nome su tutti parrebbe avanzare nelle ultime ore.

Dopo gli identikit divulgati dalla Polizia si è aperta una serrata 'caccia all'uomo: sono episodi che angustiano la cittadinanza, come ha detto il sindaco 'inaccettabili per una città civile come Bologna'.

Se da un lato crescono i timori, soprattutto nelle donne, che in queste ore si sentono meno sicure a girare in strada da sole, c'è chi ha preso la situazione con leggerezza, e ha fatto del maniaco una macchietta su cui ridere via social-network.

Gli identikit diffusi dalla Polizia affinchè fosse d'ausilio alle ricerche, è stato utilizzato per declinare il sospettato in situazione beffarde e vignette scherzose. La ricerca, minimizzata alla stregua del gioco dell'"indovina chi'. E la pagina in breve ha raccolto diversi proseliti e fatto parlare di sè: "Qui si fa umorismo - precisano i gestori dello spazio  - sulla figura che ha assunto nell'immaginario collettivo anche grazie ai bizzarri identikit.'.

Ma a molti la cosa non è andata giù: diversi i lettori che ci hanno segnalato la pagina web dicendo 'facciamola chiuder e segnaliamo questa pagina. C'è poco da scherzare sull'argomento'. Tante anche le persone che hanno preso posizione direttamente, lasciando post imbufaliti via Facebook, tutti denigratori nei confronti dell'iniziativa "demenziale". Come ad esempio Federica, che sbotta indignata: "se a voi sembra divertente: provatelo a chiedere alla ragazza che ha ricevuto un pugno in faccia! Provatelo a chiedere alle ragazze che sono state intimorite e seguite, a quelle che adesso non si sentono libere di tornare a casa...vergognoso!!". Le fanno eco parole come quelle di Eleonora: "Non c'è niente da ridere, é una cosa seria e non mi sembra il caso di scherzarci sopra ! La pagina è di cattivo gusto, si tratta di una persona vera che gira per la città e spero che presto venga catturata". La discussione in certi casi ha assunto addirittura una piega nazionale, Federica allarga la sua contestazione dicendo: "il fatto che gli italioti riescano ormai solo a ridere con Checcho Zalone, Colorado e ste pagine di m.... è veramente triste".

Molestatore: i tre identikit diffusi dalla Questura

Sempre via web un altro 'scherzo' ha fatto montare su tutte le furie i cittadini. Autore un giovane che si è divertito a spacciare una sua foto, affiancata all'identikit (modificato a sua somiglianza) del palpeggiatore. "In meno di una giornata - racconta divertito l'autore del fatto  - l'immagine inizia a prendere credibilità, e vengo contattato da un mare di amici e conoscenti che credono io sia davvero in questura indagato come molestatore. Ecco che quello iniziato come scherzo mi sfugge totalmente di mano, costringendomi a realizzare un video per spiegare a tutti che era solo uno scherzo".

Il web veicolo di cattivo gusto, insensibilità o incoscienza...  oppure  è semplice ironia per stemperare quella che potrebbe sconfinare in allarmante psicosi collettiva? A voi la sentenza.  

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