rotate-mobile
Cronaca

Racket pompe funebri: 16 indagati chiedono il patteggiamento

Anche i due principali indagati, quello che è ritenuto il capo delle imprese che operavano al Maggiore e il suo 'omologo' al Sant'Orsola

Hanno chiesto di patteggiare i due principali indagati nell'ambito dell'inchiesta 'Mondo sepolto', che all'inizio dell'anno ha portato alla luce un sistema di cartelli di imprese che controllavano le camere mortuarie dell'Ospedale Maggiore e Sant'Orsola.

Il primo, ritenuto il capo delle imprese che operavano al Maggiore, ha chiesto di patteggiare una pena di quattro anni di reclusione. Il secondo, che sarebbe a capo dell'associazione che controllava la camera mortuaria del Sant'Orsola, ha invece chiesto di patteggiare tre anni e sei mesi.

Racket pompe funebri: si agiva così| VIDEO

Al termine dell'inchiesta, il pm Augusto Borghini aveva notificato l'avviso di fine indagine per 74 indagati tra persone fisiche e società, accusati a vario titolo di 226 episodi per i reati di associazione per delinquere, corruzione di incaricato di pubblico servizio per atti contrari ai doveri d'ufficio, dichiarazione fraudolenta continuata in concorso, false comunicazioni sociali, riciclaggio continuato in concorso e rivelazione di segreti d'ufficio in concorso. Alle società coinvolte, inoltre, vengono contestate vari illeciti amministrativi.

Il pm ha accolto le richieste di patteggiamento avanzate anche da altri 14 indagati, le quali, dovranno essere avallate il prossimo 16 luglio, dal gip Alberto Ziroldi: il totale delle pene patteggiate ammonterebbe a 35 anni, un mese e 10 giorni di carcere.

L'operazione

E' emerso il profilo di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio. 

In alto i due capi, alla base gli infermieri corrotti e al centro i rappresentanti delle varie agenzie funebri coinvolte. Questi ultimi erano in pianta stabile presso le due camere mortuarie e fungevano da raccordo tra i capi e gli infermieri. 

Infermieri corrotti, dipendenti dell'Ausl, per cifre variabili tra i 200 ed i 350 euro per ogni “lavoro” fatto acquisire al gruppo. Le indagini di 'Mondo Sepolto' sono partite da un esposto a novembre 2017, portate avanti dal reparto operativo, dal nucleo investigativo e dalla Compagnia Bologna Centro del comando provinciale dei carabinieri di Bologna.
Le intercettazioni choc

“Se dopo anni in camera mortuaria hai ancora dei mutui da pagare significa che non hai capito come funziona…”si sente dire a un dipendente dalle intercettazioni agli atti. il 'tariffario' andava dai 200 ai 350 euro per ogni sepoltura procurata dagli infermieri alle agenzie. Registrati anche casi di derisione e 'selfie' con le salme.

Come raccontato in conferenza stampa dalle forze dell'ordine, durante le indagini sono stati registrati episodi spregevoli nei confronti delle salme. In un’intercettazione, un indagato dice: "Ho un filmato dove lui mette una buccia di banana in mano ad un morto" e la risposta che segue: "Il morto, aspettando la barella... ha avuto fame!". 

In un'altra intercettazione shock, invece, protagonista è un'infermiera mentre racconta al compagno di aver sottratto beni al defunto: "Amo'... ho trovato due anelli... l'ho messi già in borsa però non so se è oro". Non solo, e un'altra indagata che dice: "Sono la regina della camera mortuaria... non ho paura di un cazzo". E ancora un altro: "...gli ospedali li devi ungere..."

Le intercettazioni choc

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Racket pompe funebri: 16 indagati chiedono il patteggiamento

BolognaToday è in caricamento