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Montagnola: bimbi 'fuggiti' da scuola, genitori solidali con insegnanti

Il sindacato Sgb ha tenuto un presidio prima davanti alle scuole della Montagnola, poi alla sede di via Ca' Selvatica. Una mamma: 'Non vogliamo diventino capri espiatori'

"Fortissima stima per gli insegnanti, no capri espiatori". I genitori della scuola comunale Giaccaglia Betti, in Montagnola a Bologna, confermano la fiducia alle maestre in seguito alle polemiche dei giorni scorsi, dovute alla fuga dei due bambini sfuggiti al controllo e ritrovati in un pubblico esercizio tra via delle Moline e via Belle arti.

Ieri infatti si sono ritrovati in presidio alcuni genitori e insegnanti, per un presidio di solidarietà in difesa delle maestre delle Betti, promosso da Sgb, prima davanti alla struttura della Montagnola e poi all'istituto di via Ca' Selvatica, in occasione dei colloqui genitori-insegnanti.

Il vero motivo dell'episodio, secondo i manifestanti, è da ricondurre alle modalità di gestione dei campi estivi da parte dell'amministrazione comunale: "I genitori sono con noi- afferma Antonio Vitiello delegato Sgb del Comune- noi abbiamo denunciato più volte questa cattiva gestione, anche con lo sciopero del 3 luglio. Ma sembra che l'amministrazione voglia scaricare le responsabilità sulle maestre riferendosi al fatto che il 3 luglio, mentre si doveva decidere le modalità della sicurezza, noi non c'eravamo. Ma noi non c'eravamo perché eravamo in sciopero (con il 90% dell'adesione), mentre la sicurezza non c'è stata né prima né dopo".

Questo avvenimento "riconferma il fatto che bisognava affrontare il tema in maniera diversa- aggiunge Alessandra Cuozzo, genitrice di un bambino, compagno dei due 'fuggitivi'- siamo qui soprattutto per sostenere i lavoratori, le maestre e le collaboratrici e non vogliamo che diventino i capri espiatori di questa vicenda". Nel frattempo, ironicamente, per scongiurare un'altra situazione simile, le mamme hanno escogitato l'adesivo di riconoscimento con nome e scuola di appartenenza, da appiccicare alle magliette come alle feste di compleanno

Sul caso esploso alle Betti la Cisl Fp chiede "il rispetto dei lavoratori" e attacca: questi, dice il sindacato, sono i risultati del mancato confronto sull'organizzazione del lavoro. Peraltro, quando i due bimbi sono 'evasi' "l'organizzazione dell'attività svolta in quell'orario e con quella modalità non è responsabilita'" delle maestre per cui "ci auguriamo che anche l'intervento dell'amministrazione" sia teso a salvaguardarle.

Resta il fatto che si sono "bypassati gli aspetti dell'organizzazione del lavoro che dovrebbero tendere a salvaguardare la professionalità garantendo un servizio d'eccellenza alle famiglie". La Cisl Fp lo ribadisce e ribadisce anche che mancano "risorse umane da dedicare all'Istituzione Educazione Scuola, risorse che possano supportare una struttura che oggi non è adeguata ai compiti richiesti. Con la nascita di Ies i compiti attribuiti al personale e i carichi di lavoro si sono, infatti, triplicati, rendendo più complesso e farraginoso ogni tipo di intervento, con ricadute negative anche sulla motivazione dei lavoratori. Insomma, la gatta frettolosa ha partorito i gattini ciechi.
Per cui ora la Cisl chiede al Comune "di fare un serio esame di coscienza e di avviare quel percorso che da tre anni sollecitiamo, ovvero un lavoro di preparazione e condivisione che veda ad unico tavolo tecnici, insegnanti e operatori scolastici". (Dire)

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