rotate-mobile
Strage di Monte Sole

E' morta Cornelia Paselli: sfuggì ai nazifascisti ma perse madre, padre, una sorella e un fratello

L'annuncio della sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi: "Non ha mai smesso di raccontare l'orrore a cui è riuscita a sopravvivere, cosa furono gli eccidi di Monte Sole"

A qualche giorno dall'anniversario della Liberazione, una scomparsa dolorosa: "Se n'è andata Cornelia. Cornelia Paselli. Donna di forza e delicatezza straordinarie. A lei il nazifascismo ha strappato amicizie, madre, padre, una sorella e un fratello. Non ha mai smesso di raccontare l'orrore a cui è riuscita a sopravvivere, cosa furono gli eccidi di Monte Sole". Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, ricorda così la donna che sopravvisse all'eccidio del cimitero di Casaglia a Monte Sole; se ne va oggi una delle ultime testimoni della strage nazifascista.

E Cuppi la ricorda proprio con le sue parole. "Il mio ricordo va a coloro che non ci sono più. Il mio desiderio è che ciò che è successo loro serva da monito per tutti, ogni volta che il rancore e l'incomprensione rischieranno di prendere il sopravvento". Le parole "ferme" di Cornelia Paselli, "oggi ci parlano nel profondo, più che mai. La volontà di Pace di Cornelia vive in noi, a Marzabotto, a Monte Sole", aggiunge la sindaca e presidente del Pd.

La morte di Cornelia Paselli, dice a sua volta il comitato per le onoranze funebri di Marzabotto è "una notizia che arriva improvvisa e ci gela il cuore. Troppe parole servirebbero per descrivere il vuoto da colmare, tanti i momenti passati con lei a discutere, approfondire e meditare su una vita che qualcuno voleva che finisse nel 1944 ma così non fu". Restano di lei, ora, "i suoi sorrisi, le mille chiacchierate, mai inutili, ma resta tutto quello che ha fatto, le sue testimonianze, le sue parole e soprattutto l'esempio di una vita dedicata a raccontare ciò che sconvolse una comunità".

"Cornelia Paselli ci lascia proprio in questi giorni di preparazione alla commemorazione del 25 Aprile. Abbiamo letto e riletto le sue parole, quella testimonianza dell’eccidio di Monte Sole capace di rendere con parole semplici l’abisso, la crudeltà nazista verso la popolazione civile, inspiegabile ora come allora. Parole che conserveremo sempre, oggi con maggiore cura, come monito dell’odio che si fa violenza e cancella con disprezzo la vita. Addio a Cornelia, le sia lieve la terra. Ai suoi cari e alla Scuola di Pace di Monte Sole vanno il nostro più sincero e profondo cordoglio e l’impegno di continuare insieme a fare memoria, raccogliendone il testimone". Così il sindaco di Bologna e della Città metropolitana Matteo Lepore sulla scomparsa di Cornelia Paselli.

(Dire) 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' morta Cornelia Paselli: sfuggì ai nazifascisti ma perse madre, padre, una sorella e un fratello

BolognaToday è in caricamento