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Cronaca

Morti per overdose da 'falsa eroina', in regione scatta allarme per Fentanil

Si tratta di un mix letale di eroina e fentanil, un farmaco anestetico cento volte più potente della morfina

Nel settembre scorso è scattata un'allerta nazionale di livello 3 in seguito a due morti per overdose in Lombardia, causate da un mix letale di eroina e fentanil, un farmaco anestetico 100 volte più potente della morfina. La stessa combinazione che nel 2015 ha causato un'ondata di decessi negli Stati Uniti e che in Europa ha mietuto diverse vittime tra il 2016 e il 2017 in Svezia, Belgio, Germania e Regno Unito.

Secondo il Sistema nazionale di allerta precoce italiano, dopo i due decessi avvenuti nell'aprile 2017 a Milano e nel giugno 2018 a Varese è necessario innalzare il livello di attenzione, perché la diffusione di questa sostanza "costituirebbe un problema assai serio di salute pubblica".

I derivati del fentanil, infatti, possono essere utilizzati sia per adulterare l'eroina da strada sia per ottenere la cosiddetta falsa eroina, da vendere come eroina sul mercato illegale. Per questo, anche l'Emilia-Romagna ora corre ai ripari e affida all'Ausl di Reggio Emilia il compito di studiare un progetto per prevenire e arginare il fenomeno, stanziando un contributo di 15mila euro approvato a inizio settimana dalla Giunta Bonaccini.

Il progetto emiliano-romagnolo ha dunque come primo obiettivo "valutare l'eventuale presenza di derivati del fentanil nell'eroina da strada sul territorio regionale" e, allo stesso tempo, "tutelare la salute e l'incolumità personale dei consumatori di eroina", cercando di coinvolgerli nell'allerta e di sensibilizzarli sui rischi che corrono dall'assumere sostanze sintetiche.

La Regione vuole anche provare ad "avvicinare i nuovi consumatori di eroina" e tutta la realtà del consumo 'sommerso', ovvero di chi non è in contatto con i servizi pubblici o di riduzione del danno, che si stima "sia cresciuto in modo rilevante".

Attraverso i Serd e i servizi di riduzione del danno, ai consumatori di eroina verrà consegnato un kit per il 'self-testing', con tanto di manuale con le istruzioni, composto da alcune strisce reattive al fentanil e ai suoi derivati, in modo che possano determinare in modo autonomo e rapido la presenza della sostanza nell'eroina.

"E' da sottolineare che la consegna del materiale necessario per il self-testing delle droghe da strada è una pratica legale- si precisa nell'atto della Regione- dato che non prevede che alcuno, oltre al consumatore stesso, venga in contatto con sostanze illegali o le detenga, anche per un breve periodo.

Il self-testing risulta più efficace se i consumatori ricevono la formazione minima per effettuarlo in maniera corretta". Il secondo passo del progetto è effettuare uno screening urinario per la ricerca del fentanil fra gli eroinomani in carico ai servizi pubblici.

La Regione prevede di fare almeno "mille test su altrettanti campioni di utenti che riferiscano di aver utilizzato eroina nelle precedenti 72 ore". Se l'analisi dovesse risultare positiva, alla persona verrà chiesto di rispondere a "un breve e semplice questionario anonimo". Il progetto dovrebbe essere realizzato nell'arco del 2019 e se "anche nella prima fase non venisse segnalata alcuna positività- afferma la Regione- risulterebbe certamente utile mantenere una certa disponibilità dei kit diagnostici per i consumatori, per continuare il monitoraggio in maniera prospettica e per scoraggiare la tentazione di malintenzionati all'adulterazione con fentanil dell'eroina illegale in futuro". (San/ Dire) 

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