rotate-mobile
Cronaca

Morte Giorgio Guazzaloca, il ricordo della politica bolognese

Dal Comune l'offerta della sala Rossa per la camera ardente. Il cordoglio unanime e trasversale degli esponenti politici

Sono in tanti in queste ore a stringersi attorno al ricordo di Giorgio Guazzaloca, primo ex sindaco non di estrazione comunista della città, morto stamane dopo una lunga malattia. Un fronte trasversale, che non guarda al colore politico ma al profilo civico di un personaggio di spessore della politica sotto le Due Torri. 

Il ricordo del Sindaco Virginio Merola: "Giorgio Guazzaloca voleva bene a Bologna. E Bologna gli ha voluto bene. E' stato un avversario politico per tanti di noi e, pur nella diversità delle posizioni, ha dimostrato di governare la nostra città con passione, determinazione e convinta visione civica. La sua vittoria nel 1999 e il suo diventare il primo sindaco del dopoguerra non eletto nelle file del centrosinistra rappresentò - come tutti ben sappiamo - un fatto eclatante, tale da finire addirittura sul New York Times. Fu un vero choc per il centrosinistra bolognese e non solo. Uno choc che ha fatto bene alla vita democratica della nostra città. 
Quando lui divenne sindaco io ero presidente del Quartiere Savena: ho avuto modo di apprezzare la sua lealtà istituzionale e la possibilità di collaborare. Come presidente dei commercianti, e poi della Camera di commercio, ha portato idee nuove che ancora oggi sono alla base del dinamismo impresso al sistema commerciale bolognese. 
A Palazzo d'Accursio ha espresso le sue idee con schiettezza, fino anche ad attirarsi le critiche. Quando la malattia lo ha aggredito, già dai primi mesi della sua esperienza come sindaco, ha saputo dimostrare a tutti tenacia e coraggio nell'andare avanti". 

Il sindaco ha aperto la seduta di oggi del Consiglio di Palazzo Malvezzi con il ricordo di Giorgio Guazzaloca e con un minuto di silenzio: "Non ho mai condiviso la sua politica e ho contribuito, con forza, a batterlo nel 2004. Oggi voglio ricordarlo con il rispetto che si deve a chi ha saputo dare il suo prezioso contributo alla crescita di Bologna. Il sindaco, la Giunta e tutto il Comune si stringono alla famiglia di Giorgio Guazzaloca. Se i familiari lo vorranno, il Comune sarà onorato di potere allestire la camera ardente in Sala Rossa in modo che tutti i bolognesi possano portare il loro saluto. Grazie Giorgio".

"Un dolore immenso che ci sovrasta, è una parte di noi e della nostra città che se ne va ". Così Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri di Palazzo Madama, commenta la scomparsa dell'ex sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca, prima di ricordarlo questo pomeriggio nell'Aula del Senato.

"Caro Sindaco Guazza la tua impresa rimarrà nella storia" ha scritto l'ex consigliere comunale di 'Insieme Bologna' Manes Bernardini. 

"Non perdiamo solo l'unico Sindaco non comunista che ha avuto Bologna, ma perdiamo soprattutto una persona sensibile e determinata, un simbolo di bolognesità, un uomo che nelle difficoltà di salute ha rappresentato e guidato Bologna.Un abbraccio forte alla famiglia". Così il consigliere comunale di Forza Italia Marco Lisei. 

Cordoglio anche dal Partito Democratico di Bologna: "Figura genuina ed innamorata di Bologna, primo cittadino, presidente dalla Camera di commercio e di ASCOM, a Giorgio Guazzaloca, che ha avuto l'onore di rappresentare la nostra Città, non si possono non riconoscere indipendentemente dalle differenti idee politiche una sensibilità e un garbo d'altri tempi. Il PD di Bologna manifesta profonda vicinanza alla sua famiglia e ai tanti bolognesi che oggi piangono la scomparsa di una figura importante per tutta la nostra comunità". 

"La scomparsa di Giorgio Guazzaloca priva la città di Bologna di una importante personalità politica e istituzionale. Guazzaloca è stato un punto di riferimento per tanti bolognesi e ha giocato un ruolo da protagonista nella storia della città. Lo ha sempre fatto con garbo e correttezza ed è per questo che oggi, a prescindere dalle visioni politiche differenti, siamo profondamente addolorati per la sua scomparsa. Ai suoi cari e a tutti i suoi amici vanno le sentite condoglianze mie e del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna", ha scritto in una nota il segretario del PD dell’Emilia-Romagna Paolo Calvano. 

"Ha rappresentato per il centro destra bolognese la prima esperienza amministrativa, divenendo un autorevole rappresentante dei moderati impegnati in politica. Pur nelle profonde differenze di idee e riferimenti che ci hanno visti impegnati in schieramenti sempre opposti, posso dire di essere tra quanti hanno apprezzato il tratto e lo stile del civismo bolognese di Guazzaloca. A Bologna mancherà la capacità di dialogo e confronto che Giorgio Guazzaloca ha saputo offrire anche nei momenti di scontro più aspri", così Stefano Caliandro Presidente Gruppo PD Regione Emilia-Romagna.

"A lui è legato il ricordo dell'unica, entusiasmante vittoria a Bologna che consentì al centro destra di governare assieme ai civici la nostra città - scrive il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami - a lui è legato il ricordo di una delle poche persone che prima di parlare, pensava. E quando parlava ti consegnava sempre concetti e parole su cui valeva la pena pensare. Avremmo dovuto prenderlo ad esempio anche recentemente. Spero lo prenderemo di nuovo ad esempio un domani.
Un abbraccio, Sindaco".

"Ci lascia l'unico sindaco non comunista che la nostra città abbia mai visto....non ha amato molto la Lega nel periodo in cui fu eletto, ma ha fatto tanto per la nostra città....averne a centinaia di persone così...buon viaggio", dalla consigliera leghista Lucia Borgonzoni. 

Sento forte il bisogno di mandare un ultimo saluto a Giorgio Guazzaloca, uomo di spiccata caratura morale. L'unico che ha saputo portare una ventata di cambiamento a Bologna per i Bolognesi - è il messaggio di cordoglio della capogruppo della Lega Nord Francesca Scarano - Bologna ha di nuovo bisogno di un centro destra unito e dei valori della destra, come successo insieme al "Guazza", che ha saputo dare dopo mezzo secolo una svolta". 

"Se ne va un avversario politico, ma soprattutto un galantuomo che voleva bene a Bologna. Con lui una generazione della sinistra bolognese ha vissuto l'esperienza dell'opposizione ed ha imparato a non dare più per scontata la connessione sentimentale fra la sinistra e la città." A dirlo è il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, già consigliere e poi capogruppo PD al Comune di Bologna. "Io ho iniziato lì la mia esperienza amministrativa, fra i banchi di una minoranza consiliare bastonata dal risultato del '99 ma determinata a mettere a frutto la lezione. Non furono anni importanti per la città, ma un risultato il Guazza lo portò a casa: risolvere con pragmatismo la questione del Cassero, che a Porta Saragozza stava ormai stretto ma che, dati gli attacchi della Curia, avrebbe potuto trasferirsi senz'onta solo a fronte  di una sede non solo più grande ma più prestigiosa,  e quella arrivo con la Salara.
Adesso - conclude Lo Giudice - starà nel nostro ricordo accanto agli altri sindaci bolognesi scomparsi, forse di un altro colore ma animato dallo  stesso affetto per la sua città."

"La notizia della morte di Giorgio Guazzaloca colpisce e addolora il Consiglio comunale di Bologna. Lo ricordiamo come un Sindaco che ha amato una città che conosceva profondamente e con la quale è riuscito ad instaurare uno speciale rapporto empatico: una cifra che lo ha caratterizzato al punto da condurlo alla famosissima vittoria del 1999, un passaggio storico democratico che ha dimostrato la forza della vitalità dialettica di Bologna.
Il Consiglio comunale di Bologna si stringe attorno ai familiari e agli amici di Giorgio Guazzaloca e sostiene l'invito di Virginio Merola ad onorarlo allestendo la camera ardente in Sala Rossa, come si conviene ai Sindaci della nostra città". Ha scritto in una nota la presidente del Consiglio Comunale Luisa Guidone. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte Giorgio Guazzaloca, il ricordo della politica bolognese

BolognaToday è in caricamento