Il Covid fa la sua prima vittima fra i sanitari del S.Orsola: morto a 59 anni l'infermiere Sergio Bonazzi
L'intera comunità del Sant'Orsola è scossa per la morte del loro collega: "Era uno di noi. Uno dei migliori. Ha aiutato centinaia di giovani infermieri a formarsi"
L'intera comunità del Sant'Orsola è scossa per la morte, avvenuta alle 10.30 di questa mattina, dell'infermiere Sergio Bonazzi. Ad ucciderlo a soli 59 anni è stato il Covid-19 e si tratta di fatto della prima vittima tra gli operatori del Policlinico da quando è cominciata l’emergenza.
Bonazzi era stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva il 6 novembre scorso. Le condizioni, apparse subito gravi, hanno reso necessaria l'intubazione immediata e da allora, nonostante gli sforzi estremi di tutti i colleghi, è rimasto sempre in condizioni critiche.
Chi era Sergio Bonazzi: da 30 anni in servizio al Sant'Orsola
Sergio Bonazzi era un'istituzione al Policlinico. Da trent’anni impiegato presso la Cardio-Anestesia pediatrica, quando è stato riaperto il padiglione 25 per curare i pazienti nella terapia intensiva Covid aveva seguito i colleghi, in quello stesso reparto dove ha lavorato per anni prima del trasferimento nel più moderno Polo Cardio Toraco Vascolare.
Chiara Gibertoni, direttore Generale del Policlinico di Sant’Orsola afferma: "Quando la pandemia ferisce così da vicino la comunità dei professionisti sanitari, il dolore diventa ancora più tangibile. Sergio era un vero figlio del Sant’Orsola, amato, stimato e rispettato. Vogliamo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia e, come comunità, stringerci a lei nel dolore. Per ricordare Sergio, il suo impegno, la sua dedizione e quella di tutti gli operatori che come lui stanno combattendo contro il virus, gli intitoleremo la Covid Intensive Care, la nuova terapia intensiva del Padiglione 25, realizzata questa estate per fronteggiare la seconda ondata."
Bonaccini e Donini si uniscono al cordoglio: "Rappresenta il sacrificio e l'impegno di tutti gli operatori"
Si uniscono al cordoglio per la morte di Sergio Bonazzi e alle sincere e sentite condoglianze alla famiglia anche Stefano Bonaccini e Raffaele Donini, presidente e assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna.
“Per prima cosa ci stringiamo alla famiglia, a cui esprimiamo le più sentite condoglianze, ai colleghi e colleghe di lavoro e a tutta la comunità del S. Orsola. La scomparsa di Sergio Bonazzi è anche la rappresentazione del sacrificio e dell'impegno di tutti gli operatori della sanità che dal primo momento di questa emergenza non si sono tirati indietro, mai. Per la sua scomparsa e per quella di tutte le vittime di questo virus, per le quali rinnoviamo il nostro cordoglio. Abbiamo sempre ricordato l’impegno che gli operatori sanitari stanno compiendo ogni giorno per garantire il diritto alla salute, per combattere una pandemia senza precedenti e consentirci di continuare le nostre vite. Oggi, ancora una volta, diciamo loro grazie. Grazie ancora, a nome di tutta la comunità regionale”.
"Era uno di noi"
“Sergio, era uno di noi. – afferma Marco Marseglia Coordinatore assistenziale prima della terapia intensiva Cardiologica dove Sergio ha lavorato e oggi del Padiglione 25, il padiglione Covid del Policlinico. – Uno dei migliori, discreto, mai arrabbiato, preparatissimo. Ha aiutato centinaia di giovani infermieri a formarsi e ad affrontare la professione nel modo migliore. Sempre presente, sapeva insegnare e correggere senza mai affliggere, ma motivando con il sorriso. Anche nell’ultimo momento voglio pensare che ha voluto dimostrare la sua dedizione, è venuto a mancare proprio durante quello che sarebbe stato il suo turno, con tutti i colleghi vicini. È stato un momento terribile e intensissimo allo stesso tempo. Non lo scorderemo”
Il Cordoglio anche di Pietro Giurdanella, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche “Sergio siamo noi e rappresenta il sacrificio e lo sforzo che tutta la nostra comunità professionale sta facendo per contrastare il virus. Alla sua famiglia va tutto il nostro cordoglio e le condoglianze più sincere”