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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Addio al Nicola Zamboni: Bologna perde il suo scultore

Dalle mondine alle statue in ricordo di Giulietta Masina e Guglielmo Marconi, ma le sue opere hanno varcato anche i confini nazionali  

Se n'è andato a quasi 80 anni, Nicola Zamboni, lo scultore che ha segnato con moltissime sue opere il nostro territorio e non solo. I suoi disegni, bozzetti e sculture si trovano in collezioni private in Italia, Spagna, Vietnam, Germania, Argentina, Cile, Perù, Guinea Equatoriale, Cuba, Messico, Mosca, Creta, Australia, Svezia, Francia e Libia. E' mancato all'ospedale Maggiore dove era ricoverato.

Una firma inconfondibile

Dalle mondine di Bentivoglio e San Pietro in Casale, al monumento agli artigiani di Bologna, alla scultura che ricorda Giulietta Masina a Sant'Agata a Guglielmo Marconi a Sasso. Sua la inconfondibile firma.

Una carriera che lascia un segno profondo nel panorama artistico locale e internazionale. Come ricorda oggi il sidnaco di Bologna Matteo Lepore, che in una nota esprime a nome dell’Amministrazione il cordoglio per la scomparsa dello scultore: "Raramente ho visto la poesia farsi scultura - scrive il primo cittadino - Raramente l’ho vista commuovere e muovere un moto di giustizia e amore. Il suo percorso ha segnato fortemente l’arte e il nostro territorio. Tanto che, ne sono sicuro, in molti ricorderanno ora di avere visto una sua opera di rame o di pietra".

Poi Lepore ripercorre le fasi della crescita professionale dell0 scultore: "Da allievo e assistente di Quinto Ghermandi, ha insegnato all’Accademia a Bologna e poi all’Accademia di belle arti di Brera. A Sala Bolognese aveva fondato un atelier parco della scultura con l’artista e compagna Sara Bolzani a cui va un sentito abbraccio. Da grandi opere monumentali alle fragilità delle foglie, Nicola ha connotato in maniera significativa l’arte e lo spazio pubblico del nostro territorio dove ha scelto spesso anche soggetti commemorativi delle nostre ferite o delle nostre tradizioni, leggende, figure sacre, allegorie, dal passato al nostro presente. Cavalieri, mondine, gente comune, animali fantastici e i nostri martiri delle stragi. A lui dobbiamo opere come le statue bianche del Parco Pasolini al Pilastro, gli angeli di Marzabotto e una serie di opere diffuse per l’Italia dedicate al 2 Agosto".

Infine un ricordo personale: "Ricordo con affetto quando mi guidò tra i suoi intagli nel legno e conchiglie dedicati alle stragi del Mediterraneo, un giorno tra i monti dopo il ricordo delle stragi naziste di Monte Sole. Una grande perdita per Bologna. Siamo vicini alla famiglia e ai suoi cari”, chiosa il sindaco.

 

Opere Nicola Zamboni

La scultura sulla tomba del giovane Luca De Nigris

"Mi rattrista molto la morte di Nicola Zamboni. La sua grandezza di artista poliedrico voglio ricordarla in Bologna come in altri luoghi nelle sculture, grandi,originali ed emozionanti (se avete tempo andate a vedere quella che troneggia in mezzo alle scale della sede di Rekeep). Ci fu un tempo che ci frequentammo e gli sono ancora grato per la scultura della tomba di mio figlio Luca a cui è dedicata la Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Andai da lui a raccontargli l’idea della Casa, nel 1998 dopo la sua morte, e in breve tempo costruì una casetta di rame nella quale poter mettere dei messaggi (cosa che è successa per lunghi anni quando l’opera, completata dall’architetto Vittorio Camerini) era sulla tomba di Luca nel cimitero di Borgo Panigale). Ora la scultura è nel giardino della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, sempre abbracciata dall’edera". E' il toccante ricordo di Fulvio de Nigris.

Chi era Nicola Zamboni

Dopo gli studi e il servizio militare si iscrive all'Accademia di elle Arti di Bologna ma scontento del clima e dei rapporti con i docenti decide di abbandonarla al terzo anno.

Nel 1968 si reca in Inghilterra per conoscere Henry Moore che lo ospita per circa un mese.

Nel 1975 inizia ad insegnare in Accademia a Bologna come assistente dello scultore Quinto Ghermandi.

Dal 1997 al 2004 tiene la cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dove incontra Sara Bolzani, scultrice. 

Opere pubbliche di Nicola Zamboni sono disseminate sul territorio italiano, soprattutto in Emilia Romagna, ma disegni, bozzetti e sculture si trovano in collezioni private in Italia, Spagna, Vietnam, Germania, Argentina, Cile, Perù, Guinea Equatoriale, Cuba, Messico, Mosca, Creta, Australia, Svezia, Francia e Libia.

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