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Cronaca

Strage di Bologna, è morto Quintino Spella, ex generale del Sisde: era imputato per depistaggio nel nuovo processo

Nell'ultima udienza, a causa delle condizioni di salute, il difensore aveva chiesto il legittimo impedimento e lo stralcio della posizione. Era stato coinvolto nel processo dopo le dichiarazioni di un magistrato di sorveglianza

Si potrebbe dire che se n'è andato con i suoi segreti a 91 anni l'ex generale del Sisde, Quintino Spella, imputato per depistaggio nel nuovo processo sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Come riferisce Padova Oggi, Spella era residente, nel padovano e negli anni ’80 a Padova era stato capocentro del Sisde, il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. 

Risale a qualche giorno la dichiarazione del presidente della Corte di assise di Bologna Michele Leoni: "Si è trattato di una strage politica, o, più esattamente di una strage di Stato". 

Il processo

Nell'ultima udienza, proprio a causa delle condizioni di salute, il suo difensore aveva chiesto il legittimo impedimento e lo stralcio della posizione. Spella era stato coinvolto nel processo dopo le dichiarazioni del magistrato di sorveglianza padovano Giovanni Tamborino, che disse di essersi rivolto a lui dopo aver raccolto, nel luglio del 1980, le dichiarazioni dell'estremista di destra Luigi Vettore Presilio. Quest'ultimo gli disse che, di lì a poco, sarebbe stato realizzato "un attentato con una bomba di cui avrebbero parlato i giornali di tutto il mondo".

Strage di Bologna: "Grazie alla perseveranza dei familiari è iniziato ieri un processo storico" 

Nella ricerca dei mandanti della strage del 2 agosto 1980, la procura bolognese ha ipotizzato che, dietro agli attentatori appartenenti, ci fosse la mano invisibile dei servizi segreti deviati del paese. L’avviso di garanzia aveva raggiunto Spella nella sua villa di Rubano l’anno scorso. 

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