Forse uno dei primi incontri. Un rapporto appena nato quello della 49enne e Alessandro Porrovecchio, 53 anni, accoltellato ieri dal di lei marito tradito Sergio Ucciero. Si trattava in fondo di una relazione a distanza: si erano conosciuti a luglio ad un concerto e poi solo telefonate, e-mail e lettere. Lo ha raccontato al pm Antonello Gustapane la stessa donna che circa tre settimane fa aveva confessato al marito del suo nuovo amore e l’intenzione di andare a vivere con lui, torinese, vedovo con due figlie. L’assassino e la moglie erano sposati dal 2007, ma vivevano separati in casa da tre anni.

L’AGGRESSIONE. Sergio Ucciero dovrà rispondere di omicidio premeditato: accecato dai sospetti, era partito da Jesi, dove risiedeva con la moglie, con il coltello in auto che in stazione teneva avvolto in un giornale, come confermano le immagini delle telecamere. Ha seguito dunque la donna, partita dalla cittadina marchigiana dicendo di dover incontrare una parente a Bologna, accoltellando poi Porrovecchio sul primo binario, davanti a molte persone certamente raggelate. E’ stato subito fermato da Raffaele Rossi, militare del genio ferrovieri fuori servizio che aspettava l'amico Francesco sul primo binario. Una colluttazione, urla, Francesco che corre a separare i due uomini, ma Porrovecchio è ormai spacciato. L’omicida, dopo qualche residenza, ha detto: “Non fuggo, quello che dovevo fare l’ho fatto”.

SABATO 13 NERO SUI BINARI. Tre morti in poche ore e come sfondo un binario ferroviario. Dapprima, intorno alle 6, un uomo travolto da un regionale sulla linea Rimini-Bologna e poi una donna trovata cadavere su un binario della linea regionale Bologna-Verona, nei pressi di San Felice sul Panaro. Infine, intorno a mezzogiorno, il delitto passionale.