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Cronaca

E' morto Wolfango: il pittore bolognese se ne va a 91 anni

Dopo il diploma al Liceo Galvani, aveva scelto di iscriversi a Medicina, ma la sua vocazione era un'altra

Ad aprile scorso aveva festeggiato i suoi 90 anni e questa notte un 'grande' se n'è andato. Wolfango (Peretti-Poggi) era nato nel 1926 a Bologna e qui aveva sempre lavorato. 

Introdoto ai colori e ai pennelli dallo zio pittore Giuseppe Mazzotti, dopo il diploma al Liceo Galvani , aveva scelto di iscriversi a Medicina, ma la sua vocazione era un'altra, così si dedicò all'illustrazione di libri, firmando con vari pseudonimi.

La sua prima mostra solo nel 1986 nell'ex chiesa di Santa Lucia, dove è ancora esposto il suo quadro del 1968 "La cassetta dei rifiuti" dipinto nel 1968, mentre "Il cassetto" è visibile nella Sala Stampa del Comune, in Palazzo d'Accursio, dove domani, martedì 17 gennaio, dalle 14 alle 18.30, sarà ospitata la camera ardente. L'ultima mostra nel 2013, quando nel Museo della Sanità e Assistenza Oratorio dei Battuti del Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita è stata allestita l'antologica Wolfango illustratore, dedicata alle sue illustrazioni nei libri per ragazzi. 

“Un pittore straordinario, che amava descrivere la vita attraverso le immagini del quotidiano e del conosciuto. Bologna è stata il suo mondo e la sua casa, anche per questo la nostra comunità lo saluta con gratitudine e abbraccia con affetto la sua famiglia”. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola "nel corso della sua lunga vita Wolfango ha dato prova di indiscutibili qualità immaginifiche e grafiche ed è stato molto apprezzato sia per la sua attività di illustratore di testi letterari che per la mirabile qualità dei suoi dipinti, opere di grande originalità, così originali da non poter essere iscritte in nessuna corrente pittorica, né paragonate a quelle di altri. In occasione del suo 90esimo compleanno, il Comune di Bologna gli ha rivolto un omaggio, allestendo nella Sala Ottagonale di Palazzo d'Accursio la mostra Le Quattro Stagioni. Concerto per frutta e verdura, chiusa proprio l'8 gennaio scorso, che raccoglieva quattro grandi nature morte raffiguranti fiori, frutta, verdura e insetti. Un piccolo e prezioso viaggio nell'opera di un pittore straordinario. Le sue nature morte di grandi dimensioni e di incredibile efficacia, portano alla ribalta gli oggetti che riempiono i giorni di ciascuno di noi e raccontano le nostre abitudini, il nostro quotidiano e la nostra complessità. E' così anche ne "Il cassetto", un gigantesco lavoro da cui è impossibile staccare gli occhi, di cui mai si finisce di scoprire il mistero". 

"Un grande artista, una persona colma di umanità e fortemente generosa", scrive su Facebook Fulvio De Nigris, dirigente del Centro Studi per la Ricerca sul Coma e fondatore della onlus Gli amici di Luca. Wolfango aveva infatti realizzato "Allegoria del coma", pèera "significativa ed emozionante testimonianza alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris". 

Ad agosto il Comune gli aveva assegnato la "Targa Volponi", il premio della città ad artisti e intellettuali. 

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