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Cronaca

800 euro di multa, condannata per imbrattamento la nota street artist Alicè

L'artista pronta a fare appello si sfoga: "Penso di aver contribuito a valorizzare la città e non ad imbrattarla, soprattutto perché le opere sono state realizzate in aree degradate"

800 euro di multa. E’ quanto dovrebbe pagare la nota street-artist AliCè, condannata per imbrattamento dal tribunale di Bologna. 
L’artista era stata denunciata a fine 2013 dalla Polizia municipale e finita a processo per aver impresso alcuni dei suoi disegni sui muri della città. Il pubblico ministero, nella scorsa udienza, aveva chiesto l'assoluzione. Ora con tutta probabilità il legale di Alicè farà appello, resta però l’amaro in bocca.

“Ho evitato di parlare di questo procedimento avendo fiducia nel fatto che venisse riconosciuta dalla giustizia l'infondatezza dell'accusa, in cui non mi riconosco. Adesso sono molto delusa”.  Così si è sfogata sulla sua pagina facebook l’artista, secondo la quale con le sue opere “penso di aver contribuito a valorizzare la città e non ad imbrattarla, soprattutto perché le opere sono state realizzate in aree degradate. Ora invece, è stato sancito il principio per cui qualsiasi espressione artistica è reato”. 

Tantissimi i messaggi di solidarietà raccolti in queste ore da Alicè, che tiene a sottolineare: “la Street art è riconosciuta, anzi ospitata o addirittura commissionata in migliaia di luoghi della terra. Io stessa ho dipinto in decine di città di ogni parte del mondo. E lo stesso comune di Bologna sembra che voglia ospitare le opere di strada in un museo. E allora, perché condannare me, nonostante il parere contrario del PM?”.

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