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Cronaca

Multe, nuova notifica bocciata dal difensore civico: 'Causa a cittadini danno da burocrazia'

La figura di garanzia dell'Assemblea legislativa: bolognesi "costretti a subire una seconda e non giustificata penalizzazione economica, dovendo chiedere permessi o ferie dal luogo di lavoro per ritirare l'atto"

La nuova modalità di notifica delle sanzioni comunali a Bologna “comporta un eccessivo dispendio di tempo e di energie per il cittadino”, che così finisce per essere “sanzionato pecuniariamente per la violazione di norme del Codice della strada e, in aggiunta, sanzionato burocraticamente dall’amministrazione comunale”, essendo “costretto a subire una seconda e non giustificata penalizzazione economica, dovendo chiedere permessi o ferie dal luogo di lavoro per ritirare le multe”.

A sostenerlo è il Difensore civico regionale, Gianluca Gardini, a cui in questi giorni sono giunte numerose segnalazioni per i disagi legati alla notifica delle multe del Comune di Bologna. Ora infatti, riassume la figura di garanzia dell’Assemblea legislativa, il verbale non viene più inviato a casa, ma è da ricevere a mano dai messi comunali nell’ufficio di via Ugo Bassi, nel centro della città, e solo dopo aver ritirato una raccomandata in posta. “Dato che molti cittadini la mattina sono impegnati al lavoro, la nuova procedura di notifica si traduce, spesso, in due lunghe code- commenta Gardini- la prima in posta per ritirare la raccomandata semplice, la seconda in Via Ugo Bassi per ritirare il verbale”.

Il tutto, senza considerare "che l’Ufficio dei messi comunali è collocato in una via oggi difficilmente accessibile, anche in autobus, da molte zone della città, a causa del cantiere che occupa Via Ugo Bassi e Via Rizzoli". "Nonostante le rassicurazioni da parte del Comune di voler spostare rapidamente la consegna dell’atto all’esterno della zona ZTL, è essenziale per la migliore funzionalità della procedura e per il rispetto del principio di buona amministrazione- spiega il Difensore civico- che il cittadino non sia costretto a dover affrontare un percorso ad ostacoli per ottenere, ironia della sorte, la consegna di una sanzione amministrativa”.

Inoltre, riferisce Gardini sulla base di segnalazioni ricevute, “in alcuni casi non è stato inviato alcun ‘avviso di cortesia’ al cittadino circa gli orari di presentazione del messo comunale per la notifica a mani del destinatario, accortezza che potrebbe evitare la doppia fila in posta e nell’Ufficio dei messi comunali”. Siamo quindi davanti, conclude il Difensore civico, a “un ‘danno da burocrazia’ che certamente mal si concilia con il principio di buona amministrazione fissato nella Costituzione italiana e con l’idea di semplificazione sostenuta in tutte le recenti riforme”.
 

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