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Cronaca Centro Storico / Mura di Porta Galliera

Mura Porta Galliera: l'Arcivescovo Zuppi incontra gli occupanti del palazzo sotto sequestro

Zuppi ha incontrato gli occupanti che lo hanno accolto con uno striscione: 'Apriamo le porte al diritto all'abitare'. Si è informato e ha scherzato con i bambini che gli hanno consegnato le loro lettere

In via del Borgo di San Pietro per la messa nella Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, l'Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi ha incontrato gli occupanti dello stabile di via Mura di Porta Galliera e i rappresentanti del collettivo Social Log che lo hanno accolto con uno striscione: Apriamo le porte al diritto all'abitare". Lo riferisce Radio Città del Capo.

Si è informato sulle condizioni abitative e sul numero di famiglie all'interno del palazzo occupato dal 2014, ha scherzato con i bambini che gli hanno consegnato le loro 'letterine'. "Vi ascolto e le leggerò" ha detto l'Arcivescovo che, a pochi giorni dal suo arrivo a Bologna, aveva preso posizione sull'emergenza abitativa: "Se tante case sono vuote e tanta gente è senza casa, c'è qualcosa che non va", aveva detto "tutti devono poter avere un luogo dove pensare se stessi e la propria famiglia. Ne va del nostro futuro, anche in termini di sicurezza, dobbiamo evitare ingiuste lotte tra poveri. Nessuno porta via la casa a nessuno, c'è posto per tutti".lettere zuppi-2

"Stiamo malissimo - ha detto a Zuppi una mamma in lacrime - vogliamo una casa e un futuro per i nostri bambini, non cacciateci via, abbiamo lavorato, non venite qui a minacciarci". Il 7 aprile scorso la polizia aveva tentato di notificare il sequestro preventivo della palazzina, di proprietà di un'immobiliare. La notifica non è stata ritirata dagli occupanti. Così Social Log aveva avvisato: "A chi crede di poter metter fine alle uniche vere soluzioni all'emergenza abitativa con sgomberi e polizia dovrà fare i conti con la determinazione e la dignità della lotta. Noi non faremo un passo indietro".

Per il mancato sgombero del palazzo, il sindaco Virginio Merola è stato indagato, dopo l'esposto di un comitato di cittadini. La denuncia ipotizza l'omissione o rifiuto di atti d'ufficio.

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