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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Museo delle case popolari da un milione e seicentomila euro: è polemica

Sulle barricate l'Unione inquilini: "E' incredibile che, in una realtà che vede un significativo patrimonio pubblico inutilizzato perchè da ristrutturare o riqualificare, ad esempio gli alloggi inutilizzati in via Zampieri, si intraprendano iniziative museali"

L'Unione inquilini boccia senza mezzi termini Acer Bologna, che in questi giorni "ha annunciato la costruzione del primo 'Museo italiano delle case popolari' nella corte di via Zampieri-Di Vincenzo, in Bolognina, dove verrà ristrutturato un vecchio magazzino di 400 metri quadrati in stato di abbandono da anni".

Le critiche dell'Unione inquilini, riporta la Dire, nascono dal fatto che "per la realizzazione di questo progetto è stato previsto un costo stimato di 1.620.000 euro, ed è incredibile che, in una realtà che vede un significativo patrimonio pubblico inutilizzato perchè da ristrutturare o riqualificare, ad esempio gli alloggi inutilizzati in via Zampieri, si intraprendano iniziative museali". Oltretutto, si legge in una nota, questa iniziativa "francamente incredibile" è stata decisa "in una situazione che vede la scomparsa del contributo sociale affitti e per la morosità incolpevole, che hanno costituito un aiuto, seppur minimo ed insufficiente, per le famiglie in difficoltà economiche".

E poiché "la crisi in corso fa presagire che l'emergenza abitativa peggiorerà e in assenza di misure strutturali contro l'emergenza abitativa è facile prevedere, a Bologna, una vera e propria valanga di sfratti", Unione inquilini ribadisce che "gli inquilini, i lavoratori e le lavoratrici, le madri singole e gli anziani che sono in graduatoria Acer da anni hanno bisogno di vedersi assegnate case e di vivere in alloggi dignitosi, non di 'chic visite museali'".

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