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Cronaca

Il museo del Paladozza slitta a primavera 2022

Tra le cause del ritardo sembrano i rialzi delle materie prime per i materiali da costruzione

Tra aprile e maggio 2022. E' il termine a cui punta il Comune di Bologna per poter inaugurare il Museo del Basket al PalaDozza, in ritardo a causa della generale difficoltà a reperire i materiali in ambito edilizio, comune a tutto il settore delle costruzioni. A dare le scadenze aggiornate è l'assessore allo Sport di Palazzo D'Accursio, Roberta Li Calzi, che questa mattina ha inaugurato la mostra dedicata alle 'memorabilia' della Fortitudo, in via de' Carbonesi.

Una mostra temporanea, dal 13 al 23 dicembre, realizzata grazie ai cimeli radunati dall'associazione Museo Fortitudo e dai tifosi. Un lungo viaggio nel tempo, dalla nascita della squadra di basket negli anni '30 fino alle fatiche dei giorni presenti, passando dalle prime affermazioni (e i primi campioni) negli anni '60-'70 e dalla gloriosa 'Era Seragnoli' negli anni '90.

Magliette, foto, pagine di giornali, manifesti, palloni autografati e lavagnette degli allenatori sono alcuni degli oggetti in mostra. Materiali che, una volta terminata l'esposizione, potrebbero proprio confluire negli spazi del PalaDozza.

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"Sarebbe la nostra più grande aspirazione, vorremmo collaborare", conferma Filippo Venturi, presidente dell'associazione Museo Fortitudo. "Ci lavoreremo- promette a sua volta Li Calzi- faremo tesoro di questa esperienza, anche nell'ottica del Museo del Basket". E a proposito aggiunge: "Nei prossimi giorni abbiamo in programma alcuni incontri. Dovrebbe essere finito per aprile-maggio 2022, al netto di ulteriori ritardi. Ci stiamo lavorando, anche se ci sarà qualche slittamento, ce la faremo".

La mostra sulla storia della Fortitudo ha anche una finalità benefica: l'ingresso è gratuito, ma sono in vendita alcuni gadget e il catalogo dell'esposizione, il cui ricavato in parte sarà donato alla Fondazione Sant'Orsola. Presenti al taglio del nastro (che per l'occasione era invece la retina di un canestro) anche il patron della Fortitudo, Christian Pavani.

"E' questa la forza del club, avere dei tifosi così- plaude il presidente- è una cosa davvero impressionante entrare qui. Spero che sia solo il primo passo e che questo museo trovi il suo posto". Al progetto ha collaborato anche l'ex cestista Davide Lamma ("E' emozionante"), presente oggi insieme al capitano Stefano Mancinelli, alla 'vecchia' gloria Claudio Pilutti e al presidente della Sg Fortitudo, Andrea Bianchini. "L'obiettivo è raccontare la storia di una squadra e di un simbolo, restituendo questa passione alla città", spiega ancora Venturi. (San/ Dire) 

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