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Cronaca

Lockdown Natale, alle 17 incontro Regioni-Governo. Bonaccini: "Arrivare subito a ristori adeguati"

Ore decisive per l'ipotesi di introduzione della zona rossa. Intanto il Veneto fa una fuga in avanti con la nuova ordinanza Zaia

Ore decisive per la discussione sull'introduzione della zona rossa dalla Vigilia alla Befana o al 3 gennaio, o solo nei giorni festivi e prefestivi. Oggi alle 17 si terrà anche il confronto tra Governo e Regioni sulle misure da prendere. 

“Il sistema con tre aree di rischio – ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni - ha permesso di arrestare la crescita dei contagi, in maniera però non sufficiente, in particolare in alcune regioni. Se si decide di restringere ulteriormente, gli operatori economici non possono essere lasciati soli - si legge su una nota della Conferenza delle Regioni - a un ristoratore cui chiedi di tenere abbassata la serranda devi arrivare subito a ristori adeguati. Tutelare la salute è un vantaggio di tutti, il prezzo non può essere un carico solo di alcune categorie”.

Ieri il presidente e l'assessore regionale al turismo, Andrea Corsini, avevano chiesto "ristori immediati anche al comparto sciistico. Il sacrificio che viene richiesto in nome della protezione della salute non può però ricadere solo sulle loro spalle".

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Intanto il Veneto fa una fuga in avanti con una nuova ordinanza adottata dal presidente Luca Zaia, in attesa del provvedimento del Governo: “chiusura dei confini comunali dopo le 14 dal 19 dicembre fino al 6 gennaio”.

Vaccini

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato che in Ue le vaccinazioni contro il covid-19 cominceranno il prossimo 27 dicembre.

"L’Emilia-Romagna è pronta - ha detto Bonaccini - inizieremo con il personale sanitario, socioassistenziale e i degenti delle residenze per anziani: in tutto, circa 200mila persone.  Per questo, abbiamo già chiesto alle aziende sanitarie di raccogliere la disponibilità alla vaccinazione del personale, non ancora una adesione formale, ma necessaria per la definizione del numero di scorte necessarie. Poi, entro marzo, si proseguirà con il resto della popolazione, partendo dai più fragili. Vogliamo fare tutto quanto serva per uscire da questa pandemia. E farlo presto e bene". 


 

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