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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Naufragio Cutro, non tutte le salme a Bologna: bloccato il trasferimento dopo le proteste

Con la mediazione della Prefettura e del comune, si è trovata una soluzione

Stop al trasferimento delle salme delle vittime del naufragio di Cutro da Crotone al cimitero musulmano di Bologna, dopo che, nei giorni scorsi, Regione e Comune si erano dichiarati disponibili ad accoglierle. 

Alcune famiglie infatti hanno protestato per il trasferimento, anche se alla fine con la mediazione della Prefettura e del comune, ci si avvia verso una soluzione. A Bologna, con il placet delle famiglie, arriveranno entro la serata 14 salme per le quali il Comune calabrese ha già rilasciato i certificati necessari. Altre 10 partiranno forse domani. Le 17 salme delle vittime per le quali le famiglie hanno deciso il trasferimento in Afghanistan dovranno attendere gli adempimenti burocratici. 

Il governo, come ha spiegato la prefetta di Crotone Maria Carolina Ippolito, insieme alla Regione Calabria sosterrà i costi per il rimpatrio per tutte le famiglie delle vittime. 

"Al cimitero islamico di Bologna andranno soltanto le salme i cui familiari hanno dato il consenso", ha annunciato il sindaco di Crotone Vincenzo Voce. Tutte le altre resteranno per ora alla camera ardente di Crotone fino a quando non si risolveranno i problemi burocratici. Il governo sosterrà i costi per il rimpatrio per tutte le famiglie delle vittime. I familiari delle vittime avevano protestato in strada contro il trasferimento inizialmente previsto per oggi al cimitero di Bologna, contro la volontà delle famiglie.

"Da parte nostra confermo la disponibilità della città di Bologna - aveva detto il sindaco Matteo Lepore - ad ospitare le salme, ma ovviamente ogni trasferimento dovrà avvenire solo con il pieno consenso delle famiglie e nel rispetto della dignità dei superstiti, di congiunti e familiari delle vittime”.

Persone non ancora identificate

"È stata appena contattata una agenzia funebre tedesca e il trasferimento avverrà da Crotone in Germania e dalla Germania a Istanbul e da lì a Kabul", aggiunge Voce. "Non è un problema finanziario ed economico - aggiunge - perché il Viminale ha dato l'ok e anche il Presidente della Regione Calabria ha dato l'ok, dunque non è un problema finanziario. Per i privati che stanno operando per conto proprio non c'è alcun problema, possono uscire quando vogliono fuori da qua. Ovviamente chi deve andare in paesi come l'Afghanistan ci vuole il passaporto mortuario e in questo il comune di Cutro provvederà a rilasciarlo, per tutte le altre vittime è sufficiente il certificato di morte e basta", il chiarimento del sindaco di Crotone.

"Stanno arrivando ancora familiari per riconoscere i propri cari - fa sapere  il sindaco di Crotone -. È vero che sono passati 11 giorni, ma ancora il riconoscimento non è stato completato". Come riporta l'Adnkronos, un afghano ha chiesto: "Possiamo avere una lettera scritta con le tue parole, sindaco?".

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