Navigator, la protesta anche a Bologna: "Ad aprile scade il contratto" | VIDEO
In attesa di ricevere certezze in merito a un eventuale riconferma o prolungamento del contratto, a Bologna i manifestanti sono riusciti ad incontrare la prefetta Francesca Ferrandino
Sono 'nati' ai tempi del Governo giallo-verde, con l'istituzione del reddito di cittadinanza, come figura di riferimento per trovare un posto di lavoro. Ora i loro contratti sono in scadenza e rischiano di rimanere a casa.
Per questo Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp hanno promosso in tutta Italia una mobilitazione per chiedere chiarezza sul futuro dei 2.700 navigator attualmente assunti con contratto a tempo determinato. Tra le città toccate anche Bologna, con un sit-in davanti alla Prefettura. Il loro ruolo non è, chiariscono, "creare posti di lavoro", ma "segnalare le offerte ai percettori del reddito di cittadinanza, che possono accettare o rifiutare".
In questo, nell'anno e mezzo di attività svolta, "abbiamo prodotto risultati tangibili, ottimi risultati", racconta alla 'Dire' Salvatore Albanese, navigator di Modena. La situazione dell'Emilia-Romagna è migliore rispetto ad altre regioni, spiega: qui "siamo fortunati perché abbiamo la possibilità di lavorare in collaborazione con un'agenzia che è efficiente e ha una struttura rodata. Il livello delle competenze è altissimo e i risultati sono ottimi".
I navigator sono "giovani laureati, italiani, una media di laurea alta, 107 su 110, siamo dei precari, la maggior parte di noi è rappresentata da colleghe donne". In Emilia-Romagna sono 125 in tutto, 35 a Bologna. A Modena, dove lavora Albanese, sono in 25. E fra tre mesi scarsi, ad aprile, per tutti scadrà il contratto con Anpal. Sebbene sia stata siglata una convenzione triennale tra regioni e ministero "per utilizzare i navigator fino alla fine del 2022, dopo un anno e mezzo ci dicono che rischiamo di restare a casa".
In attesa di ricevere certezze in merito a un eventuale riconferma o prolungamento del contratto, a Bologna i manifestanti sono riusciti a incontrare la prefetta Francesca Ferrandino. "Il prefetto ha ricevuto una delegazione di noi con i sindacati, abbiamo reso esplicita la piattaforma alla base delle nostre istanze, ha ricevuto le nostre richieste e espresso solidarietà. Si farà portatore delle nostre istanze al ministero e presso gli enti competenti", conclude Albanese.