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Cronaca

Torna la campagna contro i negozi a porte aperte: “Evitiamoli”

Dispersione del calore, o del "refrigerio" dei negozi che, d'inverno e d'estate, tengono le porte spalancate. Riparte ancora da Sel, l'invito per il Comune a produrre un'ordinanza e ai cittadini di "evitarli"

Questione già sollevata qualche mese fa dalla Consigliera vendoliana Cathy la Torre che aveva sollecitato l’amministrazione comunale a un’ordinanza per i negozi che, al contrario, con il caldo torrido tenevano spalancate le porte dei negozi e quindi dell’aria fresca condizionata.

CHIUDETE QUELLE PORTE. Ieri, torna la questione in Consiglio Comunale; Mirco Pieralisi, collega di La Torre, ha rilanciato l’invito a chiudere le porte: “Arroganti manifestazioni di prepotenza del partito trasversale di aggressione  all'ambiente”, secondo il consigliere in quota Sel “decine di grandi e piccoli esercizi commerciali, multinazionali e locali, che continuano a tenere permanentemente aperte le porte di ingresso con gli impianti di riscaldamento accesi a manetta”. Non solo mega-store, ma anche tabaccherie, farmacie e persino un negozio di prodotto naturali nel mirino di Pieralisi e che “non voglio pensare appartengano anche all'agguerrita schiera dei rivoltosi anti T-days... Le associazioni dei commercianti, oltre a produrre proclami contro i T-days e spegnere luminarie, invitino gli iscritti a perseguire una sana politica di risparmio energetico”. I cittadini, non solo da considerare consumatori, sono “maturi e consapevoli… Cominciamo ad evitarli fino a quando non si metteranno in regola con l'ambiente e il buon senso comune. Se la parola boicottaggio vi sembra troppo forte mettiamola così: entriamo dove le porte si aprono al nostro ingresso, non dove sono aperte ai nostri soldi e sprezzantemente chiuse al futuro dei nostri figli".

LE RICHIESTE ALLA GIUNTA. Il passaggio “porte chiuse” viene riportato anche sull’Accordo di programma 2012-2015 per la gestione della qualità dell'aria a livello regionale, sottoscritto anche da Bologna, in cui si citano “accordi stagionali ovvero misure strutturali da includere nei Regolamenti Comunali che prevedano l’obbligo di mantenere chiuse le porte di accesso al pubblico da parte di esercizi commerciali, pubblici”. Pieralisi ricorda anche un ordine del giorno del Consiglio Comunale dello scorso febbraio in cui si invitava "la Giunta ad adottare ogni strumento necessario affinché gli esercizi commerciali mantengano chiuse le porte e gli ingressi direttamente verso l'esterno degli edifici quando vi sono gli impianti di condizionamento/riscaldamento in funzione, per evitare dispersioni di calore e inutile consumo energetico”. Riconoscendo la “forte impronta ecologica nel pensiero e nell'azione amministrativa di questa Giunta e del suo Sindaco”, il Consigliere chiede un regalo di Natale, un’ordinanza, già attiva in altri comuni.

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