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Cronaca

Nidi, graduatoria 2014-15: la lista d'attesa si allunga, restano fuori 820 bambini

Leggermente in aumento i bimbi in stand-by rispetto allo scorso anno, complice anche l'aumento di richiesta al servizio, in controtendenza con il resto del Paese. I Comune positivo: 'E' prevedibile che la lista d'attesa diminuisca progressivamente nei prossimi mesi, per effetto delle rinunce'

E' stata approvata in questi giorni la graduatoria dei nidi d'infanzia per il prossimo anno educativo (2014-2015). Restano fuori oltre 820 bambini, che sono stati inseriti in lista d'attesa, nella speranza che qualche posto si liberi. Un numero lievemente in crescita rispetto allo scorso anno - quando a luglio si erano ritrovati in lista d'attesa 775 bimbi. Mentre gli ammessi alla prima graduatoria dell’anno educativo 2013-2014 sono stati 1.685  (Borgo Panigale 99, Navile 330, Porto 166, Reno 121, San Donato 163, Santo Stefano 186, San Vitale 240, Saragozza 144, Savena 236). Sono  inoltre  40  i voucher già assegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta  e che hanno scelto questa opportunità in alternativa all'offerta dei  nidi  comunali.  Sono però ancora  disponibili  più  di 60 posti, a cui si aggiungono 110 posti su cui potranno essere assegnati i voucher.

L'esito della graduatoria è stato reso noto da Palazzo D'Accursio, che ricorda:  "è prevedibile che la lista d’attesa diminuisca progressivamente  nei prossimi mesi, per effetto delle rinunce al servizio, molto  numerose  per  questa fascia di età". L'anno scorso, ad esempio, a fronte  di  una  lista  di attesa nella prima graduatoria di 775 bambini, a settembre  2013  era  scesa  a  499,  in  ottobre  a  419 e a febbraio, con l'elaborazione dell'ultima graduatoria, si è ridotta a 128 bambini.

DOMANDE IN AUMENTO. Il  numero  assoluto  delle  domande, che sono passate dalle 2.547 nel 2013 alle  2.571  nel  2014  registra  un lieve aumento, "non significativo - rimarca il Comune - se si tiene  conto  del  fatto che l'utenza potenziale dei bambini tra zero e tre anni  è aumentata di circa 50 unità in questi due anni". Tuttavia,  le   domande  si distribuiscono in modo differente rispetto allo scorso: aumenta la domanda a Navile (da 419 a 467) a Savena (da 352 a 371), a Santo Stefano (da 289 a 310); mentre si riduce la domanda a Porto (da 268 a 251), e di Reno (da 193 a 177). Resta stabile negli altri Quartieri.
L'indice  di  propensione  al  servizio  - intesa come rapporto tra domanda complessiva  (nuovi  e  vecchi  iscritti) e utenza potenziale – si mantiene stabile al 44%. A  Bologna, dunque, anche quest'anno non si registrerebbe alcuna riduzione della domanda  di  nido  d'infanzia, come invece è avvenuto in molte altre realtà della nostra regione già a partire dallo scorso anno.

"Riteniamo - chiosano da Palazzo D'Accursio -  che  questo   risultato  sia  anche  il  frutto  di una politica tariffaria,  che,   se  pure  in  linea  con  le altre città per quello che riguarda  la tariffa massima, mostra una tariffa media inferiore a 200 euro mensili,  inferiore  a quella di molte altre città. Il Comune di Bologna è, infatti,  tra i pochi comuni con un sistema tariffario caratterizzato da un elevato livello di progressività con 80 diverse tariffe e le tariffe minime che  tendono  a  zero  per i livelli di Isee più bassi, fino alle esenzioni totali."
Altro dato  positivo - secondo l'Amministrazione - "è il tasso di copertura, inteso come  rapporto  tra  posti offerti e utenza potenziale, che si consolida al 35%,  tra  i  più  alti  d'Italia.   Un risultato che è frutto della tenuta dell'offerta  complessiva,  grazie  alle  risorse che il Comune di Bologna, nonostante  i  continui tagli, destina ai nidi e più in generale ai servizi per l'infanzia."

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