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Cronaca

Nido e infanzia, presidio in Comune: "Più diritti ai collaboratori"

Sgb e Cobas in piazza per difendere i diritti dei collaboratori in vista della riapertura, prevista per giovedì 10

I sindacati Sgb e Cobas chiedono il potenziamento degli organici per supportare gli aumenti dei carichi di lavoro in vista della riapertura di asili nido e scuole dell'infanzia.

Lo scrivono in una nota, annunciando un presidio per domani, 9 settembre, alle 16.30 in piazza Maggiore.

"Con le nuove modalità di apertura e gestione di asili nido e scuole dell'infanzia si trasforma ancora il ruolo dei collaboratori - scrivono - con l'apertura a settembre nelle scuole dell'infanzia verrà affidato alle cooperative il pre e il post orario. I collaboratori termineranno il servizio alle 16.30 invece che alle 17.30 e, nonostante continueranno l'alternanza di orario ma perderanno l'indennità di turno (circa 120 euro), poichè il loro servizio non coprirà le 10 ore necessarie per acquisire il diritto previsto dal ccnl".

"Gli asili nido - prosegue la nota - chiuderanno alle 17.45 mentre il personale collaboratore uscirà dal servizio alle 18.15 per avere il tempo necessario a sanificare gli spazi. In questi anni i carichi di lavoro sono aumentati enormemente e cosi come le mansioni e le competenze da svolgere, senza mai un adeguamento degli organici totalmente insufficienti. I collaboratori dei nidi e della scuola dell'infanzia erano già stati abbastanza maltrattati nel mese di luglio, quando non gli è stato riconosciuto il lavoro in remoto, pur avendo partecipato a gle, video per le famiglie, open day, corsi formazione, presenza in servizio (per accogliere i manutentori, ispezionare i locali, controllare materiale deperibile, ecc...), e altro ancora".

"A questi lavoratori e lavoratrici sono stati sottratti ferie, permessi e ore di straordinario, in quanto secondo la circolare emanata dall'amministrazione non avrebbero maturato le ore di monte ore necessario entro gennaio. Non è stata certo colpa loro se è arrivato il covid e il conseguente lockdown. Anche in altre occasione il Comune ha mortificato i collaboratori - attaccano - vogliamo ricordare quando venne concessa gratuitamente la card musei al personale dei servizi educativi e scolastici escludendo però i collaboratori. Solo grazie al nostro intervento e le numerose proteste il Comune si ricordò della loro esistenza. Il Comune si accanisce contro una figura fondamentale nel funzionamento dei servizi. I collaboratori di nidi e della scuola dell'infanzia partecipano attivamente alla crescita educativa dei bambini e vengono formati per supportare l’attività educativa e didattica. Ora Basta - concludono - i collaboratori meritano rispetto: stabilizzazione del personale precario, Il salario già minimo (circa 1200 euro) non va tagliato!".

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