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Cronaca

Sanità, dal 27 gennaio NIPT gratis per le donne in gravidanza

L’Emilia-Romagna la prima Regione in Italia a introdurlo gratuitamente. Si tratta di uno screening per la diagnosi di anomalie cromosomiche

Dal 27 gennaio gratis per tutte le donne in gravidanza il NIPT, test per la diagnosi di anomalie cromosomiche.  Amniocentesi e villocentesi saranno sempre meno utilizzate per sapere se il feto presenta o meno alterazioni cromosomiche, questo l'obiettivo dei sanitari. Si tratta di un test di screening innovativo, non invasivo (un semplice prelievo di sangue) e "sicuro per donna e feto che consente di prevedere con un alto grado di attendibilità alcune alterazioni dei cromosomi, e cioè le trisomie 21 (sindrome di Down), 18 (sindrome di Edwards) e 13 (sindrome di Patau), già dalla decima settimana di gestazione. Un test con una sensibilità e una specificità che arrivano all’incirca al 100% nell’individuazione del rischio di sindrome di Down e di trisomia 13, e poco inferiori nella trisomia 18", fa sapere la Regione. 

L’Emilia-Romagna la prima Regione in Italia ad introdurlo gratuitamente per tutte le donne residenti in stato di gravidanza, indipendentemente dall’età e dalla presenza di fattori di rischio.

Da gennaio 2020 sarà avviata una fase pilota della durata di nove mesi che riguarderà l’area metropolitana di Bologna, durante la quale il test sarà proposto con specifica informativa e a costo zero alle donne (residenti a Bologna) che prenotano test di diagnostica prenatale - il cosiddetto ‘test combinato’ - nelle strutture del Servizio sanitario regionale (ogni anno, in Emilia-Romagna, sono poco meno di 15.000 le donne che si sottopongono al test combinato). Al termine del periodo pilota, sarà esteso gratuitamente a tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, sempre nelle strutture pubbliche.  

"Il NIPT riduce sensibilmente il ricorso ad amniocentesi e villocentesi, che presentano dei margini di rischio, anche se minimi, e possono costituire una preoccupazione per la donna2, si legge nella nota "finora non veniva rimborsato dal Servizio sanitario regionale, e poteva essere eseguito solo ricorrendo a laboratori privati, con un costo medio di 700 euro. Già nella fase pilota sarà offerto in modo completamente gratuito. Si stima che non meno del 70% delle gestanti, a regime, faranno richiesta di effettuare il NIPT, e che gli esami invasivi (villocentesi, amniocentesi) non necessari diminuiranno circa del 50%". 

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